ANDIS: Comunicato 16 marzo 2009

[edscuola]

I dirigenti scolastici hanno messo nel conto da un po’ d’anni che ogni giorno può essere una croce, tra sindacati che protestano (non sempre a ragione), docenti che si lamentano (qualche volta anche a sproposito), genitori che vogliono la luna, personale ata più alle prese con i vari articoli promozionali dei contratti e un po’ meno con le faticose incombenze scolastiche, studenti sempre in fase di prebullismo, amministratori che piangono cassa (e i vetri restano rotti, in attesa di salvifici interventi)….
Da qualche anno ci si sono messi pure i ministri, che non usano epiteti molto eleganti per definire i dirigenti scolastici, che (ci sembra con garbo e civiltà) cercano di dire la loro sul sistema che affanna e che li costringe ad audaci equilibrismi per far quadrare bilanci abbastanza rettangolari (ma che assomigliano di più a triangoli scaleni…).
Qualche anno fa si credeva (noi per la verità restavamo senza parola…) che portare i fondi direttamente dal Ministero alle scuole significava pure il benessere finanziario…
Anzi, poiché i soldi dovevano essere tanti, bisognava anche aiutare il dirigente scolastico con una Giunta che riuscisse a farli spendere…
Se oggi qualcuno fa sommessamente notare che se nel bilancio si scrive la somma zero per le spese di funzionamento, sarà difficile far lievitare lo zero (a meno che non si riscrivano le regole della matematica…) rischia di essere un sovversivo!
Forse qualcosa, come dirigenti, la dobbiamo dire: siamo l’unico personale della scuola che non ha un contratto rinnovato, nonostante siano trascorsi quasi quattro anni dalla scadenza…
Siamo i dirigenti con la retribuzione più bassa della Repubblica Italiana (è ovviamente improponibile qualsiasi paragone con quelli degli enti locali e di tutti gli altri enti…).
Permetteteci di ricordarlo, forse l’abbiamo troppo taciuto, presi dalla sfida quotidiana per assicurare agli studenti di ogni ordine e grado una scuola migliore, a prescindere da chi ci governava…
In questo senso ha ragione il Ministro, i dirigenti scolastici sono bugiardi, hanno nascosto il loro malessere per troppo tempo, hanno sperato che ci si accorgesse anche di chi non sfascia treni, non usa spot propagandistici per vendere prodotti scadenti, non usa frasi fatte per compiacere…
Se i dirigenti scolastici in questi anni hanno parlato molto di scuola e poco di sé è perché continuano a credere che la scuola sia l’istituzione più importante del nostro Paese; per questa scuola e per una scuola ancora migliore si sono spesi senza risparmio.
Qualche attenzione in più la meriterebbero.
Le offese sicuramente no, sono (volendo essere buoni) gratuite e ingenerose.