UNICOBAS: Comunicato 6 febbraio 2009

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UNICOBAS: Comunicato 6 febbraio 2009

Messaggiodi edscuola » 8 febbraio 2009, 17:30

12 FEBBRAIO BLOCCO SCRUTINI,

BLOCCO CONSEGNA E COMPILAZIONE SCHEDE DI VALUTAZIONE

VENERDI’ 13 SCIOPERO GENERALE DELLA SCUOLA E MANIFESTAZIONE NAZIONALE A ROMA,
h. 9.30, DAL MINISTERO DELL’ISTRUZIONE DI V.LE TRASTEVERE


Sono giunte nelle scuole le indicazioni del MIUR per la formazione degli organici con i criteri derivanti dai regolamenti attuativi della legge Gelmini. Proprio in questi giorni i genitori della scuola elementare si stanno accorgendo che le promesse sul mantenimento del tempo pieno erano solo una farsa. Naturalmente, come previsto (e voluto) lo stravolgimento dell’unitarietà e del valore didattico di quello che fu il tempo pieno, nonché L’ASSOLUTA INCERTEZZA rispetto ad un’effettiva approvazione di un tempo scuola di 40 ore (sottoposta dal governo a valutazioni di compatibilità di spesa), stanno favorendo le scuole private e tutti cominciano a capire con estrema chiarezza l’entità del disastro che rappresenta la controriforma per l’istruzione pubblica italiana. Un disastro che, come si spiega a seguire, colpirà peraltro ogni ordine e grado di scuola.

SCUOLA DELL'INFANZIA Gli organici calano, l'incubo di un tempo scuola che sale a 50 h. e le vergognose classi "primavera" con alunni in età da asilo-nido stravolgono la funzione docente.

PRIMARIA Dall'anno scolastico 2009/2010, tagli pari al 25% degli organici. Grazie all’accordo viene anticipata la maggior parte dei tagli. Si eliminano da settembre 58.700 cattedre delle 87.500 da eliminare in 3 anni. Ciò avviene grazie alla sparizione delle copresenze (e quindi dei progetti di recupero costruiti sulle stesse) e, per le prime, con l'imposizione gratis et amore Dei di un aumento di 2 h. dell'orario frontale con gli alunni in violazione del contratto nazionale data dalla sparizione della programmazione settimanale (sparizione che seguirà a regime dagli anni successivi in tutte le classi). Del "Tempo Pieno" viene stravolta l'unitarietà didattica, con l'utilizzazione dei due insegnanti per una sola parte del proprio orario. Ad esempio, su 40 ore settimanali, 18 le potrà fare un insegnante, 18 un altro, 2 ore saranno di religione cattolica e 2 di lingua straniera. Ciò comporta per i due insegnanti curricolari lo svolgimento di 8 ore su altre classi. I regolamenti ministeriali lasciano aperta la strada, anche per il tempo pieno, all'introduzione di quell'insegnante prevalente che distruggerà comunque ilo resto dell’organizzazione della primaria. Sarà possibile quindi anche un insegnante a 24 h. (se abilitato anche la seconda lingua ed ha il placet del Vicariato per religione cattolica), con un altro ridotto a 16 ore. I moduli vengono completamente stravolti. Il tutto si traduce in un’alta percentuale di perdenti posto già resa evidente in queste ore dalle graduatorie interne.

MEDIE Il Tempo Prolungato segue la stessa sorte del Tempo Pieno. Il Governo delle “3 i” elimina di fatto il bilinguismo. L’organizzazione oraria diviene impossibile (e vergognosa ad un tempo). Con le cattedre costituite obbligatoriamente a 18 h. avviene una perdita secca per Lettere ed Educazione Tecnica.

SUPERIORI Dal 2009-2010, riduzione generalizzata delle ore per materia. Il "riordino" delle classi di concorso farà il resto, tanto che, per risparmiare, potrà insegnare scienze chi non ha mai fatto neanche un esame nel merito: nasce la scuola ultra-minimalista. Si "salvano" solo i Licei tradizionali (da 28 a 30 h. - ma viene colpito pesantemente il latino, eliminato dallo Scientifico). Il Liceo Linguistico viene ridotto a 30 h. e gli Istituti d'Arte (che confluiscono nel Liceo Artistico) passano da 40 a 35 h. Nei Tecnici, dietro suggerimento dei settori retrivi della Confindustria, gli attuali 39 indirizzi con 204 tipologie di corsi vengono ridotti ad 11 in tutto e distinti in 2 settori: Tecnologico ed Economico. L’orario settimanale passa a 32 h. dalle attuali 36. Ai Professionali tocca la regionalizzazione ed intanto, nell’incertezza, subiranno un’emorragia di iscritti. QUINDI fra Superiori e Medie ci sarà una riduzione di altre 80.000 cattedre in 6 anni, che andranno ad aggiungersi alle 87.500 eliminate nella Primaria.

PERSONALE NON DOCENTE Al taglio di 40.000 posti in 3 anni se ne aggiungerà un altro per 30.000 ruoli in 6 anni. E' l'effetto dei blocchi disposti progressivamente dalla Legge Finanziaria e dalla controriforma della scuola: l’effetto sarà una riduzione paurosa della sorveglianza (altro che sicurezza!!!).

E NESSUNO PARLA DEL DDL APREA presto in discussione: scuole-fondazioni a capitale privato e aziendalistici Consigli di Amministrazione, eliminazione delle RSU di istituto, assunzione diretta e valutazione del personale da parte dei dirigenti... INFINE c’è un contratto vergognoso.

Lo sciopero sarà forte e saranno in piazza anche studenti e genitori.

Stefano d’Errico (Segretario nazionale)
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