Di Menna (Uil Scuola): un contratto ponte che deve portare ad un nuovo modello contrattuale
La via maestra è ridurre le tasse sul lavoro
e intervenire sui troppi privilegi ancora esistenti.
Gli insegnanti in Italia hanno le retribuzioni più basse d’Europa
e i parlamentari europei eletti in Italia hanno il livello di stipendio più alto. C’è qualcosa che non torna.
Si tratta di un contratto ponte che destina tutte le risorse previste per il 2009 agli aumenti tabellari – spiega il segretario generale della Uil Scuola dopo la firma del contratto all’Aran – risorse, aggiunge Di Menna - che finiscono tutte sull’aumento di stipendio. E questo è un fatto positivo.
Per la Uil Scuola questo deve essere l’ultimo contratto che si firma sulla base dell’inflazione programmata e il 2009 dovrà segnare l’avvio definitivo del nuovo modello contrattuale triennale.
Su questo punto – mette in evidenza Massimo Di Mennna - il Governo deve decidere celermente, non può fare orecchie da mercante, perché occorre veder riconosciuta la specificità del lavoro fatto nelle scuole e affrontare l’emergenza retribuzioni.
La via maestra – fa notare Di Menna – è la riduzione delle tasse sul lavoro e la riduzione, oltre che degli sprechi, dei tanti, troppi privilegi ancora esistenti.
Gli insegnanti in Italia hanno il livello più basso di retribuzioni in Europa e i parlamentari europei eletti in Italia hanno il livello di stipendio più alto in Europa. C’è qualcosa che non torna.
Il contratto che è stato appena firmato è un contatto di passaggio da un sistema ad un altro: abbiamo scelto di puntare su un sistema che dovrà essere di valorizzazione professionale.
Gli aumenti previsti dal contratto sono purtroppo quelli derivanti dagli attuali vincoli di bilancio.
Giungono a consuntivo e non sarebbe stato in alcun modo proficuo rinviarne l’erogazione.
Il meccanismo che regola gli aumenti – spiega ancora Di Menna – prevede che vengano inseriti nei capitoli di bilancio della manovra di finanza pubblica. Nella Finanziaria del 2009 il Governo inserirà le risorse per gli aumenti relativi all’anno 2009. Questo contratto ha quindi, di fatto, una volta che il Governo ha pagato unilateralmente la vacanza contrattuale per il 2008, destinato le risorse disponibili per il 2009.