Code e punti in graduatoria: ANIEF chiede un decreto di rettifica del DdG e una nota per gli USP.
Le recenti sentenze del Tar Lazio hanno dimostrato la ferma volontà che ha sempre spinto la nostra Associazione a rivendicare il diritto di ogni specializzando/abilitato a inserirsi nelle graduatorie e il diritto di ogni precario a spostarsi sul territorio nazionale, al di là del silenzio assordante dei sindacati.
Non smetteremo mai di ricordare ai colleghi che l’unica certezza dei precari deve essere l’immissione in ruolo e l’equiparazione degli stessi diritti degli immessi in ruolo, ivi compreso mobilità, scatti stipendiali, assenze e permessi. Non si può chiedere l’assegnazione provvisoria senza, persino, motivazioni apparenti, o la preferenza per i trasferimenti per il personale di ruolo e chiedere, di contro, la chiusura o la cristallizzazione delle graduatorie per chi è precario.
L’esser precario non può e non deve essere vissuta con rassegnazione, come una condizione esistenziale per far vivere facili clientilismi, ma come un fatto eccezionale nella vita dei lavoratori della conoscenza, dei professionisti dell’educazione, ovvero degli insegnanti.
Per questa ragione abbiamo lottato per l’inserimento degli specializzandi del IX ciclo nelle graduatorie, guardiamo con favore all’inserimento dei corsisti ex lege 143-DM 85, e abbiamo ottenuto due sentenze che ribadiscono il NO alla cristallizzazione delle posizioni dei docenti in graduatoria.
Il MIUR non può pretendere di modificare unilateralmente ogni aggiornamento i criteri di determinazione del punteggio e vietare a ogni docente di fare lo stesso con il suo punteggio.
Senza l'azione dell'Associazione e la capacità del nostro studio legale non si sarebbe mai arrivati a decidere con sentenza un ricorso in un anno e mezzo, in tempo utile per il prossimo aggiornamento, e come si è visto, in sede di approvazione della legge 169/2008, l'ostilità di alcune forze politiche avrebbe riprodotto il trasferimento in coda dei colleghi.
Chiediamo, pertanto, al Ministro un decreto urgente di rettifica del DdG annullato e una nota chiarificatrice che dia certezze ai precari, e lo preghiamo, una buona volta, di ascoltare la giurisprudenza e la voce di chi con competenza segue sempre le vicende della Scuola.
Come lo dimostra la questione dei 24 punti e del servizio, bastava ascoltare la richiesta di faq perorata dalla Presidenza Nazionale ben 3 anni fa all’allora direttore Cosentino, che si pronunciò in maniera opposta, bastava applicare le tre sentenze emesse nel 2005 e nel 2006, tener fede agli impegni presi nel febbraio 2007 al margine dell’incontro avvenuto con la Direzione Generale (http://www.anief.org/ANIEF_8Feb07.htm), bastava in poche parole ammettere un errore e provi rimedio.
Errare è umano, perseverare è diabolico. Speriamo che questo insegnamento valga per la pubblicazione del nuovo decreto, perché già in Trentino si prospetta un nuovo ricorso. Ai precari chiediamo di rimanere in allerta e in attesa di nuove istruzioni. All'atto del nuovo aggiornamento tutti devono poter spostare punti e provincia senza penalizzazione e tutti gli abilitati devono inserirsi.