DOMANI 18 NOVEMBRE 2008: VIGILANZA E SEGRETERIE A SINGHIOZZO.
SCIOPERO DELL’INTERA GIORNATA E MANIFESTAZIONE NAZIONALE A ROMA
DEL PERSONALE SCOLASTICO ATA EX ENTI LOCALI
Per domani martedì 18 Novembre 2008 è stato indetto il primo sciopero per i 70.000 lavoratori della Scuola transitati, nel 2000, dagli Enti Locali. Lo hanno proclamato l’Unicobas ed SdL intercategoriale, insieme al Coordinamento Nazionale Ata e Itp ex enti locali. Si tratta di collaboratori e personale di segreteria diffuso in quasi tutte le scuole. La loro assenza si farà sentire: i “fannulloni” lavorano infatti sotto organico e oggi l’assenza di pochi può bloccare una scuola. Così sarà chiaro che l’amministrazione è andata avanti sino ad oggi facendo “nozze coi fichi secchi”. Altro che sprechi! La scuola italiana si regge sugli straordinari del personale non docente! Straordinari che – pagati peraltro una vera miseria – su consiglio del sindacato “appassionano” sempre meno lavoratori. Così una cosa si lega all’altra e le dirigenze delle scuole avranno seri problemi. E non è che l’inizio!
Al personale Amministrativo, Tecnico ed Ausiliario, nonché agli Insegnanti Tecnico-Pratici provenienti dal comparto Enti Locali e transitati nel comparto Scuola, al momento del passaggio venne vergognosamente azzerata l’anzianità di servizio. In tal modo, dal 2000, vennero trattati come se fossero neo-assunti, con il solo stipendio base (al parametro iniziale) senza il maturato d’anzianità pregressa nell’Ente (Comune o Provincia) di provenienza. Questo ha comportato l’abbassamento dello stipendio ed ha anche costretto i più anziani ad andare in pensione con assegni assolutamente da fame.
Questo personale oggi alza la testa, dopo aver partecipato per tante volte a rivendicazioni che non ne prendevano nemmeno in considerazione i problemi e stanco d’essere preso in giro dalle burocrazie di CGIL, CISL, UIL, SNALS e Gilda. Ricordiamo che della situazione venutasi a creare sono responsabili in particolare i Confederali, firmatari il 20 luglio 2000 di un accordo-truffa che ha consentito l’azzeramento dell’anzianità.
Successivamente, sull’onda di centinaia di ricorsi vinti in tutta la penisola, il penultimo Governo Berlusconi pensò bene di varare una norma arbitraria che, infischiandosene della magistratura, imponeva all’amministrazione di non liquidare il maltolto: si tratta del tristemente famoso comma 218 della Finanziaria per il 2006. Berlusconi e Tremonti ottennero poi un sostanziale aiuto dalla Corte Costituzionale, che giudicò “legittima” una norma che invece viola palesemente il principio di eguaglianza dei cittadini di fronte alla legge. Quest’anno, la Corte di Cassazione, che aveva più volte dato ragione ai lavoratori, ha di nuovo inviato alla Corte Costituzionale la trovata berlusconiana.
Dopo il blocco delle sentenza – intervenuto per legge – sui lavoratori i cui ricorsi non sono passati in giudicato, pende la spada di Damocle relativa alla restituzione delle somme ricevute per le sentenze favorevoli.
Il tutto è stato aggravato dai vani Ordini del Giorno parlamentari, che fino ad oggi, hanno mantenuto la cosa in una sorta di inaccettabile “limbo giuridico”. Anche il Governo Prodi, responsabile di non aver abrogato la norma del 2006, ha saputo solo introdurre un vago “impegno” nella Finanziaria per il 2008, che il Governo attuale ha bellamente disatteso.
Oggi nuovi scenari s’aprono, soprattutto perché la vertenza è approdata alla Suprema Corte Europea e ci sono buone possibilità che i sacrosanti diritti del personale ATA ex Enti Locali siano riconosciuti. L’attuale Governo sa bene di correre questo rischio, quindi la mobilitazione è importante per giungere, già nella stesura della Finanziaria per il 2009, ad un preventivo accantonamento di fondi da destinare alla definitiva soluzione della vicenda. CONCENTRAMENTO A ROMA DALLE ORE 10.00 IN PIAZZA DI MONTECITORIO.
p. l’Unicobas Scuola Stefano d’Errico (Segretario nazionale)