Regioni: Scuola: addio "commissariamento"

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Regioni: Scuola: addio "commissariamento"

Messaggiodi edscuola » 6 novembre 2008, 18:35

Risultato della iniziativa delle Conferenza delle Regioni e degli enti locali
Scuola: addio "commissariamento"

Errani: "non ci saranno chiusure di scuole per il prossimo anno scolastico
2009-2010"

(regioni.it) “L’iniziativa delle Regioni e degli enti locali e le forti preoccupazioni espresse da tutto il mondo della scuola hanno finalmente permesso di raggiungere un primo risultato importante: con l’emendamento presentato oggi al Senato si sancisce, infatti, che non ci saranno chiusure di scuole per il prossimo anno scolastico 2009-2010”, lo ha dichiarato il Presidente della Conferenza delle Regioni, Vasco Errani. “In secondo luogo è rimosso il tema del commissariamento delle Regioni, legato alla questione del dimensionamento scolastico, così come era stato proposto dal decreto legge154, in modo unilaterale e senza alcuna intesa preventiva.
Ora – ha proseguito Errani - è necessario aprire urgentemente un tavolo fra governo, regioni ed enti locali per discutere concretamente e senza forzature unilaterali della riorganizzazione dei servizi scolastici, fermo restando il carattere irrinunciabile del diritto al studio per le ragazze e i ragazzi del nostro Paese.
Se il Governo ha deciso davvero di cambiare strada, come dimostrerebbe il superamento dell’ipotesi di commissariamento per il dimensionamento scolastico, può essere questo il momento per riprendere una vera concertazione. La Finanziaria andrebbe costruita con le regioni e gli enti locali affinché le misure proposte possano calibrarsi con maggiore efficacia sulle esigenze del territorio.
Questo va sottolineato perché è oggettivo rilevare che, rispetto alla Finanziaria 2009, come più volte ribadito, per le Regioni i conti non tornano.
In ogni caso – ha concluso Errani – domani nella Conferenza delle Regioni valuteremo con la massima attenzione la novità di oggi e assumeremo tutte le decisioni conseguenti”
Accorpamento della dirigenza scolastica per l'anno 2009-2010; dimensionamento della rete scolastica a decorrere dall'anno 2010-2011 mediante un'intesa in sede di Conferenza Unificata; e di conseguenza viene eliminata l'ipotesi del commissariamento delle regioni inadempienti entro novembre. Ecco cosa prevede il nuovo testo dell'art.3 del decreto legge 154, in discussione al Senato, e che verra' presentato oggi dal governo.
Il nuovo testo e' il risultato della riunione che si e' tenuta il 5 novembre al ministero per i Rapporti con le Regioni tra i ministri Raffaele Fitto e dell'istruzione Mariastella Gelmini, i sottosegretari all'Economia Luigi Casero e Giuseppe Vegas, l'ufficio di presidenza delle Regioni guidato dal Presidente Vasco Errani, i presidenti di Upi, Fabio Melilli e Anci, Leonardo Domenici.
“Il percorso individuato stamattina grazie alla disponibilita' del ministro Gelmini e dei sottosegretari all'Economia - ha dichiarato il ministro Fitto - consente al tempo stesso di confermare e garantire il raggiungimento degli obiettivi di bilancio stabiliti in Finanziaria, di perseguire la definizione dei piani di dimensionamento delle istituzioni scolastiche, ma anche di recepire le istanze di Regioni e Autonomie Locali. Si tratta quindi di una soluzione positiva che, siamo certi, possa segnare una convinta ripresa del percorso di dialogo all'interno della Conferenza Unificata''.
Parla di “dietrofront del Governo il Vicepresidente della Regione Calabria, Domenico Cersosimo, mentre il Presidente della Regione Campania, Antonio Bassolino sottolinea che si tratta di un “risultato del lavoro serio portato avanti dalla Conferenza dei presidenti delle Regioni e dagli altri enti locali. Le Regioni sono pronte a fare la loro parte fino in fondo nel rendere più razionale ed efficace il funzionamento della rete scolastica e, soprattutto, nel migliorare la qualità della dell'offerta formativa e dei servizi dedicati ai nostri ragazzi''.
Soddisfazione anche da parte dell’Associazione nazionale comuni italiani: per Leonardo Domenici, quello ottenuto è ''un risultato importante soprattutto per i piccoli comuni, montani e non - prosegue Domenici - che ci consentira' ora di lavorare per soluzioni condivise e concertate''.

(sm/05.11.08)

Scuola: no a commissariamento Regioni
Scuola: no a commissariamento Regioni
Contestata la norma del Decreto 154 sui piani di ridimensionamento


(regioni.it) No al commissariamento. E’ una questione di principio istituzionale: una pregiudiziale. Le Regioni dicono no al commissariamento in caso di inadempienza sul ridimensionamento degli istituti scolastici, cosi' come e' previsto dall'art.3 del decreto 154, e ne chiedono lo stralcio dal provvedimento. “Questa è una richiesta fondamentale e irrinunciabile” afferma il presidente della Conferenza delle Regioni, Vasco Errani. “E’ inaccettabile che noi siamo venuti a conoscenza di quest'articolo che ci interessa cosi' direttamente solo leggendo il testo, che peraltro riguarda la sanita' e non la scuola, senza aver avuto dal Ministero alcun tipo di comunicazione, per noi e' stata una sorpresa''.
"La conferenza unificata non si fara' finche' questa questione non viene risolta". Errani così spiega la sospensione concordata in sede di Conferenza Unificata. ''Il governo ha risposto che ha bisogno di tempo - ha spiegato Errani - ho visto il ministro Fitto impegnato a mantenere il dialogo per risolvere la questione". "Ci siamo aggiornati per fare un approfondimento sulla richiesta delle regioni", ha affermato il ministro dei Rapporti con le regioni Raffaele Fitto al termine della conferenza unificata "Si e' evitato di entrare nel merito - ha detto Fitto – per non proseguire in una posizione di contrasto". Il ministro ha spiegato che la seduta e' stata aggiornata e ha auspicato "collaborazione e dialogo". Fitto ha spiegato che l'Unificata e' stata aggiornata ''per non continuare in una posizione di contrasto''. Dal canto suo il ministro dell'Istruzione, Mariastella Gelmini, ha dichiarato di comprendere ''la legittima posizione delle Regioni''. Comunque il ministro ha ricordato un decreto del presidente della Repubblica del 1998, che parla di parametri che dimensionano gli istituti scolastici. ''E' un Dpr -ha detto la Gelmini - che non e' frutto di questo governo e che in 10 anni non e' mai stato rispettato. Ora vorremmo riuscire a farlo''. Mentre per Silvia Costa, coordinatore della commissione istruzione della Conferenza delle Regioni ''il Ministro Gelmini e il Governo hanno preferito creare un gravissimo vulnus istituzionale con le Regioni e con gli enti locali, piuttosto che cancellare la norma incostituzionale”.
Ora , con il blocco delle attività istituzionali della Conferenza Unificata, determinato dall'assenza di una risposta dell'esecutivo alla pregiudiziale posta dalle Regioni, "il cerino - afferma Errani - è nella mani del Governo"

(red/17.10.08)
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