SBARBATI (MRE-PD) A GELMINI: LA SUA E' SOLO RESTAURAZIONE
"Ministro Gelmini, la sua non è una riforma, ma una Restaurazione che non tiene conto della necessità che la scuola ha di una riforma ordinamentale. Lei è un ministro sotto tutela", ha incalzato Luciana Sbarbati - segretario nazionale dei Repubblicani Europei - nel suo intervento di oggi al Senato. "L'unica che ha accettato i tagli al bilancio al suo ministero di molto superiori al 10% rispetto agli altri ministeri. Grembiulino, voto in condotta e voti decimali sono semplicemente l'espressione di 'un perverso buonsenso minimalista' di chi non ha competenza per affrontare i veri problemi del mondo della scuola".
"La scuola della Repubblica", ha concluso Luciana Sbarbati, "deve avere da parte della politica un'attenzione responsabile per ridonare centralità agli alunni, dignità alla funzione docente e un ruolo più incisivo e moderno all'istruzione e alla formazione rispetto alle esigenze di una società che nel nostro secolo ha visto decuplicati i risultati della scienza e della tecnologia".
"La scuola più di un lifting di facciata ha bisogno di riformare i curricula, i programmi, l'ordinamento complessivo e soprattutto di un impegno di risorse per la qualità, almeno pari al 3% del PIL, così come ci chiede l'accordo di Lisbona".
"Per il PDL", ha concluso Sbarbati, "la scuola è solo una voce di spesa, per noi è l'asse strategico fondamentale su cui costruire lo sviluppo pacifico, equilibrato, della nostra società democratica nel rispetto del dettato costituzionale".
Sbarbati ha contestato infine il conflitto che si apre tra la legge istitutiva della scuola dell'obbligo che recita che in ogni comune d'Italia ci deve essere una scuola elementare e il decreto Gelmini che con l'imposizione dall'alto di parametri, alla faccia del federalismo, priva circa 1080 comuni italiani dell'unica scuola che ha sede nel loro territorio, vale a dire la scuola elementare.