SOSTEGNO: CONFERMATI I TAGLI dal MIUR. UNICA STRADA IL RICORSO DEI GENITORI
A venti giorni dall’inizio dell’anno scolastico, dopo che i docenti sono rimasti a casa durante le convocazioni, anche i genitori si accorgono della gravità dei tagli delle ore di sostegno ai loro figli.
I tagli colpiscono pesantemente le regioni dove il rapporto tra alunni e insegnanti è inferiore a quello previsto dalla legge (1 a 2), ma dove la Scuola rimane l’unico fattore di integrazione in assenza delle risorse degli enti locali, e l’unico garante del principio costituzionale del diritto all’istruzione di ogni alunno.
I tagli, inoltre, sono riscontrabili a macchia di leopardo in tutto il territorio nazionale perché la legge ha involontariamente coperto la discrezionalità dell’amministrazione nell’assegnazione delle ore, eliminando il meccanismo che attribuisce posti in deroga all’organico complessivo, in base alle certificazioni presentate, e quindi la possibilità alle famiglie di vincere i ricorsi nei tribunali per l’assegnazione delle stesse.
Siamo stati i soli a denunciare in Consulta Nazionale sulla disabilità i tagli che sarebbero derivati dall’applicazione della nuova norma introdotta e con coerenza abbiamo impugnato al Tar Lazio la circolare applicativa.
Il Ministro Gelmini, la settimana scorsa, al question time della Camera ha rassicurato i Deputati affermando che non ha operato tagli al sostegno, ma ha presentato i dati relativi all’anno precedente, citando, peraltro, un numero complessivo di docenti, inferiore all’organico previsto dalla legge, e i tagli avvenuti l’anno precedente quando pure ci siamo mossi contro l’arbitrio dell’amministrazione prima dell’approvazione della legge. La stessa dichiarazione è stata fornita ai sindacati. Il sottosegretario Pizza, invece, a Catania, di fronte alle famiglie e ai docenti disoccupati ha dichiarato che sarebbe meglio occuparsene in Finanziaria. Noi abbiamo già presentato in audizione un emendamento che se approvato, risolverebbe il problema nel decreto legge n.137/2008. Il resto sono soltanto dichiarazioni d’intento che non restituiscono il diritto all’istruzione.
In questi giorni centinania di manifestazioni, sit-in, assemblee si stanno svolgendo sul territorio nazionale per sensibilizzare l’opinione pubblica, ma, tutti i direttori generali regionali dichiarano di aver le mani legate, mentre anche i poteri dei governatori delle regioni non possono travalicare la legge, che per noi, ribadiamo, è incostituzionale.
Per evitare equivoci, però, ricordiamo che la pubblicazione della sentenza del ricorso presentato dall’ANIEF al Tar Lazio, è propedeutica per poter vincere gli altri ricorsi da presentare ai Tar competenti per il reintegro delle ore di sostegno segnalate nelle certificazioni, richieste e non assegnate. Senza questi nuovi ricorsi non ci sarà mai l’attribuzione automaticam delle ore tagliate. Per questa ragione abbiamo chiesto ai colleghi di segnalarci i nominativi dei genitori che vogliono ricorrere, e di compilare le schede apposite entro il 30 settembre, onde contattare i ricorrenti, organizzare i ricorsi e procedere con ricorsi singoli per avere, presumibilmente, per novembre, il reintegro delle ore. Le schede devono essere inviate a aniefsostegno@libero.it
A partire dalla prima settimana di ottobre, genitori e colleghi saranno contattati per le modalità operative.
22 settembre 2008