UNICOBAS: Comunicato 12 settembre 2008

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UNICOBAS: Comunicato 12 settembre 2008

Messaggiodi edscuola » 12 settembre 2008, 11:57

RIAPRONO LE SCUOLE E PARTE, FORTISSIMA, L’AGITAZIONE.

IL MAESTRO UNICO? SI, SARA’ IL SOLO NON PRESENTE SOTTO IL MINISTERO LA MATTINA DI

VENERDI’3 OTTOBRE, DATA DELLO SCIOPERO CON MANIFESTAZIONE NAZIONALE A ROMA

La ministra Gelmini COMINCI A CONTARE I GIORNI CHE LE RESTANO. Tutti si rendono conto dell’assurdità della manovra. Invece di fare ipocrite dichiarazioni sulle rilevazioni OCSE, dichiari apertamente che il suo obiettivo è la distruzione di quello che funziona. Infatti il suo intervento distruttivo si concentra sull’eccellenza della scuola italiana: la scuola ELEMENTARE, nonché sulla riduzione delle ore per materia.

Ecco cosa produrrebbero le “riforme” volute dalla Gelmini, da Tremonti e Brunetta:

a) MAESTRO UNICO (IMPOSSIBILITA’ MATERIALE PER IL TEMPO PIENO, RITORNO AL MASSIMO AL DOPO-SCUOLA COMUNALE. ELIMINAZIONE DI TUTTI I PROGETTI DI RECUPERO ED INDIVIDUALIZZAZIONE UTILIZZANTI LE CONTEMPORANEITA’ NELLA SCUOLA ELEMENTARE); b) TRASFORMAZIONE IN FONDAZIONI DELLE SCUOLE DI OGNI ORDINE E GRADO (CONSIGLI D’AMMINISTRAZIONE SUBORDINATI A SPONSOR PRIVATI); c) NUOVO “RECLUTAMENTO” (CONCORSI BANDITI DALLE SCUOLE CON ASSUNZIONE DIRETTA E DISCREZIONALE DA PARTE DEL DIRIGENTE SCOLASTICO: QUALE TRASPARENZA. QUALE QUALITA’?); d) DIFFERENZIAZIONI DI “MERITO” (PER I DOCENTI SU 5 LIVELLI, CON VALUTAZIONI IMPROPRIE DA PARTE DI GENITORI E DIRIGENTI; e) SPARIZIONE DELLE RAPPRESENTANZE SINDACALI UNITARIE DI ISTITUTO, CON DISTRIBUZIONE DISCREZIONALE DEL FONDO DA PARTE DEL DIRIGENTE (ISTITUZIONE DI UNA RSU REGIONALE ED ESCLUSIONE PER GLI ATA DA OGNI RAPPRESENTANZA SINDACALE ELETTIVA); f) TAGLIO SECCO DI 87.500 CATTEDRE E 40.000 POSTI ATA IN 3 ANNI – IN AGGIUNTA AI 47.000 POSTI COMPLESSIVAMENTE ELIMINATI DA PRODI – E FINE DI OGNI SPERANZA D’ASSUNZIONE PER IL GROSSO DEI PRECARI (200.000); g) CRESCITA DEL NUMERO DI ALUNNI PER CLASSE; h) POTERE SANZIONATORIO DELLA GELMINI CONTRO I DIRIGENTI “NON COLLABORATIVI” (INDISCIPLINATI): RIDUZIONE STIPENDIO, CAMBIO SEDE, LICENZIAMENTO; i) LEGGI “RAZZIALI” DI BRUNETTA CONTRO I MALATI: RIDUZIONE STIPENDIO NEI PRIMI 10 GG. DI ASSENZA (DAI 15 AI 30 EURO AL GIORNO), COSA CHE NON COLPIRA’ GLI ASSENTEISTI, BENSI’ CHIUNQUE S’AMMALI ANCHE SOLO PER UN’INFLUENZA IN UN ANNO; l) CONTRATTI OGNI 3 ANNI (ANZICHE’ 2). SULL’ULTIMO PUNTO E SULLA (IMPROPRIA) VALUTAZIONE DEL PERSONALE I SINDACATI TRADIZIONALI HANNO DICHIARATO “DISPONIBILITA’”, SUL RESTO FANNO MERA (ED INCONCLUDENTE) “AGITAZIONE”.

Con queste misure si produrranno risparmi di spesa per 7,832 miliardi di euro. Solo il 30% di questi risparmi sarà utilizzato a fini contrattuali per presunte “iniziative dirette alla valorizzazione ed allo sviluppo professionale della carriera del personale della scuola”. La riduzione sarà del 10% per i docenti e del 18% per il personale ATA. Una media del 12%. Questi tagli saranno realizzati tramite regolamenti ministeriali! Verranno modificati orario di lavoro, durata delle lezioni e struttura dei programmi. Si spingerà per tornare al maestro unico alle elementari e per eliminare il tempo prolungato alle medie. Verranno rivisti gli ordinamenti della secondaria, con l’obiettivo di ridurre drasticamente materie e ore di insegnamento. Non male per un paese che in Europa è agli ultimi posti: 69% di diplomati tra i giovani contro il 73% della Germania, il 77% della Gran Bretagna, l’80% della Francia, l’81% del Belgio e della Grecia, l’84% dell’Irlanda, l’86% della Finlandia e la metà dei laureati della media UE !

PIATTAFORMA DI LOTTA DELL’UNICOBAS. IL DDL APREA FA SUA LA PROPOSTA DELLA GILDA (AREA SEPARATA DELLA DOCENZA), CHE NON RISOLVE NULLA PER GLI INSEGNANTI E DISCRIMINA GLI ATA. NOI SIAMO PER IL RILANCIO DELLA CAMPAGNA PER L’USCITA DAL COMPARTO DEL PUBBLICO IMPIEGO. INFATTI IL DL 29/93 ed il C.C.N.L. 95 hanno privatizzato il rapporto di lavoro del P.I., eliminato il ruolo, gli scatti biennali d’anzianità e gli aumenti pensionabili (“adeguamenti” all'inflazione a parte). NO ALLE MISTIFICAZIONI: OCCORRE USCIRE DALL’INQUADRAMENTO IMPIEGATIZIO E RICONOSCERE ALLA SCUOLA UN AMBITO CONTRATTUALE SPECIFICO ED UNITARIO (DOCENTI ED ATA), CON AGGANCIO ALL’UNIVERSITA’ (che è fuori dal DL. 29) E RETRIBUZIONE EUROPEA. PER LA TUTELA PROFESSIONALE ED UN COORDINATORE DIDATTICO ELETTIVO, CONTRO QUIZ E STANDARD FORMATIVI, PER UN CODICE DEONTOLOGICO RISPETTOSO DEI DOCENTI E DI QUELLA LIBERTA’ D’INSEGNAMENTO CHE INVECE INTENDONO ELIMINARE PROPONENDOCI UNA SCUOLA COMPLESSIVAMENTE SCADENTE (MENO ORE PER TUTTI GLI INSEGNAMENTI ED ELIMINAZIONE DEL TEMPO PROLUNGATO) E DI REGIME.

NO AI TAGLI: SI ALL’ASSUNZIONE DEI PRECARI.



Stefano d’Errico (Segretario nazionale)
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