CARTA D’ORO? IL PIU’ BEL REGALO CHE LA GELMINI PUO’ FARE AGLI INSEGNANTI SONO LE PROPRIE DIMISSIONI DA MINISTRO
Il più bel regalo che il Ministro dell’Istruzione Maria Stella Gelmini potrebbe fare agli insegnanti sarebbero le sue dimissioni dal dicastero (che da quando c’è lei non è più – neanche in epigrafe - della “pubblica istruzione”). Sarebbe un buon presente anche per se stessa. Così eviteremmo di sommergerla di fischi la mattina del 3 ottobre da Viale Trastevere, il giorno dello sciopero nazionale specifico per la scuola, quando il “maestro unico” sarà quel sol desso che nella capitale (come nel resto del Paese) rimarrà a presidiare, grembiulino in resta, la scuola-caserma che faccendieri ed Opus Dei vorrebbero imporre alla società italiana.
Sarebbe un bel regalo anche per quei genitori che l’hanno votata, cui neppure la Gelmini può pretendere di far credere che con il maestro unico si possa mantenere ed addirittura fra crescere il tempo pieno attuale (anziché uno squallido dopo-scuola leghista e comunale), nonché per gli studenti ai quali si propone il ritorno a qualcosa di molto simile ad una scuola di regime atta a distruggere persino la residua qualità dell’istruzione gentiliana (serietà dei saperi classici ed adeguato numero di ore per storia e geografia), della quale l’ignoranza del centro-destra recupera solo lo squallido meccanismo classista dell’avviamento “professionale”.
Ricambiando il regalo, saremo noi che, per la Gelmini, come per il nemico che fugge, costruiremo ponti d’oro.
Stefano d’Errico
(Segretario nazionale dell’Unicobas Scuola)