Il D.L. n.137 del 1 settembre 2008 della ministra Gelmini intende riportare la scuola 18 anni indietro, operando un colpo di spugna su tutta la sperimentazione pedagogica degli anni 70, promuovendo una scuola selettiva e classista sul modello della scuola privata,ipotecando il futuro delle giovani generazioni.
La CUB Scuola ritiene che il sistema scolastico non abbia bisogno di tagli, bensì di risorse.
Perciò si opporrà in tutti i modi alla messa a regime di un sistema che mortifica i lavoratori della scuola e priva del diritto ad una giusta educazione i bambini.
Promuove lo stato di agitazione in tutte le scuole di ogni ordine e grado, e appoggerà le iniziative contro il decreto promosse da insegnanti e genitori.
Indice il giorno 19 settembre uno sciopero con Assemblea generale a Roma per tutto il personale precario della scuola. Lo sciopero, inoltre, è stato indetto dalla CUB per tutto il personale precario della pubblica amministrazione.
Invita sin d'ora i colleghi a organizzare la contestazione e a manifestare contro le politiche di privatizzazione e precarizzazione promosse dal governo, partecipando il 17 ottobre 2008 allo sciopero generale di tutte le categorie indetto dalle organizzazioni del sindacalismo di base.
Per la CUB Scuola
Il Coordinatore Nazionale
Cosimo Scarinzi