Una nota MIUR rimanda i congelati delle SSIS al nuovo sistema di formazione. L’ANIEF dà mandato ai propri legali di studiare la legittimità.
Con la nota n. 1726 del 31 luglio 2008 il MIUR blocca le SSIS per gli specializzandi che hanno congelato il corso per dottorato di ricerca e altre ragioni.
Dopo aver richiesto, invano, in sede di audizione sul DL 112-2008 ai senatori l’approvazione di un OdG che impegnasse il Governo a procedere per l’espletamento dei corsi SSIS almeno per questi specializzandi, abbiamo dato mandato ai nostri legali di verificare se non ci sono i termini per ricorrere contro la nota medesima.
Pertanto invitiamo i colleghi a mettersi in contatto con l’Associazione anief2003@libero.it per ricevere info ed eventuali istruzioni.
Divulghiamo nel frattempo una lettera pubblicata nel Corriere della Sera sulla questione sperando che il Ministro smentisca il suo direttore generale. Reperibile al link http://www.corriere.it/solferino/severg ... -26/11.spm
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Il ministro Gelmini e la Ssis
Caro Beppe, cari Italians,
tra il 10 luglio e il 5 agosto l'attuale governo, nella persona del ministro dell'Istruzione, Maria Stella Gelmini, si è occupato molto delle centinaia di giovani laureati che avrebbero voluto intraprendere la strada dell'insegnamento.Il 22 luglio lo stesso ministro durante un'audizione al Senato affermava: «Abbiamo il dovere morale di non creare altro precariato, per questo abbiamo bloccato le Ssis» (Scuola di specializzazione per l'insegnamento secondario, ndr). Abbiamo molte domande da fare al ministro, alle università, ai sindacati: chi siamo?
Siamo quei laureati che il ministro ha salvato dal precariato, gettandoli senza possibilità di replica in una disoccupazione certa di almeno due anni. Siamo quei laureati che hanno vinto il concorso per l'accesso alla Ssis negli scorsi anni, che hanno pagato profumatamente alle università l'iscrizione ai corsi e che sono stati costretti dalle regole della stessa Ssis a «congelarla»; le nostre domande di congelamento sono state tutte approvate, fino al giugno 2008. Nessuno ha mai fatto cenno, in maniera ufficiale, che da lì a qualche settimana la Ssis sarebbe stata addirittura soppressa. Abbiamo molte domande da fare, ma nessuno in questo mese ci ha saputo rispondere: cosa faremo ora? È tutto vero: si pagavano rate importanti per l'iscrizione alla Ssis, ma dopo un percorso di due anni tra studio e tirocinio si otteneva almeno quella tanto ambita abilitazione all'insegnamento che nel nostro Paese, a differenza di tante altre nazioni europee, né una laurea né un dottorato riescono a farti ottenere. Grazie per averci «salvato», senza preavviso alcuno, senza averci chiesto se volevamo essere salvati, senza aver consultato neppure una sigla sindacale: la domanda che però ci tormenta è sempre la stessa. Qual è l'alternativa alla Ssis? Perché è troppo facile dire di voler cambiare le cose, bloccare ad agosto un sistema di reclutamento e non offrire un'alternativa per i prossimi due anni.
«Gruppo congelati Ssis», ssisxciclo@yahoogroups.com