di edscuola » 10 luglio 2008, 7:54
ARTICOLO DI RISPOSTA a Pierfranco Pellizzetti, commentatore di Micromega, di Il Secolo XIX.
Leggendo tra i vari articoli di stampa riguardante il settore raramente capita di veder affrontare le tematiche della scuola con un approccio costruttivo, più facile e facilone appare invece, soprattutto per una certa stampa, affrontare la scuola sottolineando gli aspetti negativi, quegli aspetti che, facendo notizia, offuscano la vista del lettore comune da quel panorama di persone preparate, qualificate, squattrinate, precarizzate ma comunque entusiaste di fare il “mestiere più bello del mondo”.
Il polso di questa situazione lo si ha quotidianamente con le Scuole di Specializzazione per l’Istruzione Superiore SSIS e corsi affini (SFP, AFAM, COBASLID).
I docenti specializzandi affrontano, senza certezza lavorativa alcuna (allo stato attuale non esiste un canale di reclutamento dedicato), un percorso di apprendimento e di formazione che, sentito il parere diffuso dei Dirigenti Scolastici, fanno risultare i SSISini i docenti didatticamente più preparati, ovvero docenti che, avendo seguito un percorso di apprendimento basato non tanto sui contenuti didattici, ma di approccio alla didattica, sanno già in partenza come fare a farsi ascoltare da studenti che (e ci siamo passati tutti da studenti) non vogliono imparare.
Questa categoria di docenti, essendosi sempre da sempre dedicata all’apprendimento del mestiere, risulta storicamente non sindacalizzata e difficilmente sindacalizzabile ….. in effetti imparando a fare il mestiere, imparando cioè a districarsi attraverso le maglie della normativa del comparto ed avendo a monte 300 ore di tirocinio sul campo per consolidare la preparazione, non hanno bisogno di grande assistenza sindacale per sciogliere i piccoli e grandi nodi della quotidianità del lavoro.
Tanto basta perché il sistema Italia, da sempre avvezzo a dar ragione a chi fa la voce più grossa, non ritenga necessario valorizzare dal punto di vista lavorativo queste eccellenze: i dati dell’ultima campagna di immissioni in ruolo hanno messo in evidenza come la percentuale delle immissioni in ruolo del personale Specializzato sia inferiore al 3% del totale (ovvero su 50000 immissioni in ruolo per l’a.s. 2007-2008 poco più di mille SSISini hanno avuto l’accesso ai ruoli).
Il ruolo è stato assegnato principalmente a docenti abilitati (ma non specializzati) all’insegnamento attraverso altri percorsi più brevi, senza concorso in ingresso o con concorso vecchio oramai di dieci anni.
Il sistema scuola funziona male, è vero, esiste però una risorsa immane che se da un lato non è stata mai utilizzata dall’altro rischia di estinguersi prima ancora di potersi utilizzare: allo stato attuale il IX ciclo SSIS non ha accesso alle Graduatorie ad esaurimento GaE (unico strumento di avviamento al lavoro), in compenso dopo aver avviato le pratiche per il X ciclo il Ministero paventa l’ipotesi di <<soluzioni>> (parole del Ministro Gelmini), e questo dopo che sul DPEF vengono annunciati tagli per oltre 100.000 unità nel comparto scuola.
…. come dire, siccome la scuola funziona male tagliamo! e tagliamo laddove non ha senso tagliare …. a meno che il Ministro non stia tacitamente dando la colpa del malfunzionamento della scuola a quel 3% di SSISini neo immesso in ruolo.
Così a valle di tutto si hanno i ragazzi che dall’alto della loro svogliata adolescenza non sono stimolati ad imparare, mentre i docenti che potrebbero stimolarli vengono tagliati fuori dai canali di reclutamento, e siccome si deve essere certi dei risultati negativi (altrimenti la stampa di che campa?) si dia chiusura alle Scuole di Specializzazione ….. problemi per sempre!
Gian Mauro Nonnis