Lettera inviata dal CONBS - Coordinamento Nazionale Bibliotecari Scolastici
Alle OO.SS.
Flc CGIL, CISL Scuola, UIL Scuola, GILDA, SNALS
e p.c. Cobas Scuola, Unicobas
Poiché il nostro Coordinamento è formato prevalentemente da persone malate (e per questo motivo utilizzate in compiti diversi da quelli =
istituzionali) abbiamo appreso con sconcerto la pubblicazione del D.L. n.112, pertanto ci siamo posti una serie di domande riguardo alla sua =
applicazione:
1. Il D.L. è già esecutivo?
2. Se è già esecutivo, dal momento che vi si parla di anno solare, gli episodi di malattia intervenuti prima del 25 giugno devono essere conteggiati?
3. Se si va incontro a decurtazione di stipendio, nel caso il D.L. non fosse successivamente approvato o fosse modificato dal parlamento, la decurtazione sarà risarcita?
4. Verranno decurtati anche i giorni di permesso dovuti alla L.104 sull'handicap? E quali: solo quelli fruiti per assistere un familiare o anche quelli fruiti personalmente?
5. Se un malato è soggetto a periodi di malattia brevi ma ricorrenti, saranno decurtati solo i primi 10 giorni risultanti dalla somma complessiva o saranno decurtati tutti i periodi inferiori ai 10 giorni?
6. Se si considerano gli episodi a far data dal 25 giugno, le assenze giustificate dalla struttura sanitaria pubblica saranno a partire dalla seconda (come indicano alcuni) o dalla terza (come direbbe la sintassi?)
7. Che cosa si intende per struttura sanitaria pubblica? E' sufficiente il medico di base per il rilascio dei certificati?
8. Se non è sufficiente il medico di base, a chi dovremo rivolgerci per avere i certificati?
9. Sono state o saranno allertate le "strutture sanitarie pubbliche" in modo da fornire un servizio rapido ed efficiente ed eventualmente domiciliare?
10. Se la certificazione viene fatta da struttura sanitaria pubblica, l'Amministrazione è tenuta ugualmente a disporre il controllo medico?
11. Se il controllo medico arriva prima del medico certificante (di base o di "struttura pubblica") potrà certificare a sua volta, sostituendo così la "struttura pubblica"?
12. Poiché le fasce orarie di reperibilità sono tali che un lavoratore single non può recarsi in farmacia o al più vicino negozio di alimentari, è previsto che si possa avvertire l'Amministrazione di una momentanea assenza da casa, come è contenuto nel contratto collettivo?
13. Quale modalità bisogna adottare per recarsi presso la "struttura sanitaria pubblica" durante le fasce di reperibilità? Come saranno coperti i tempi di andata e ritorno?
14. Quali modalità possono essere praticate da quei malati ai quali, per la loro stessa patologia, è consigliato di non restare segregati in casa? Come è possibile prevenire ulteriori danni alla salute?
15. Infine, non appare discriminante questo trattamento riservato ai soli dipendenti pubblici?
16. Non c'è il pericolo che si riveli controproducente per gli oneri derivanti all'Amministrazione anche da eventuali contenziosi?
Ci auguriamo che tali quesiti siano chiariti in tempi brevi, dal momento che, come si sa, i docenti inidonei all'insegnamento prestano servizio anche durante la pausa estiva.
CONBS
Coordinamento Nazionale Bibliotecari Scolastici