Maria Grazia Gelmini aderisce alla Confederazione Unitaria di Base?
Di fronte alle dichiarazioni del ministro si ha, ad una prima lettura, la singolare sensazione che abbia fatto proprio quanto da anni la CUB Scuola sostiene e cioè che è necessario garantire retribuzioni europee agli insegnanti.
Prima, però, di inviarle come omaggio la tessera del sindacato di base e memori del noto motto timeo Danaos et dona ferentes è opportuna una valutazione più fredda delle sue dichiarazioni.
Una tecnica retorica notoriamente efficace consiste nello spiazzare l'interlocutore. Ed in quest'arte Maria Grazia Gelmini è, con ogni evidenza, dotata di notevoli capacità.
Dopo una pioggia di luoghi comuni sui dipendenti pubblici fannulloni, il nostro ministro, sui è presentato al grande pubblico esibendo un fatto notorio ma, di norma sottaciuto. Gli insegnanti italiani hanno retribuzioni mediocri e seccamente inferiori rispetto alla media europea.
Logica vorrebbe che, visto che il contratto dei lavoratori della scuola è scaduto da più di cinque mesi e che quello precedente è stato firmato con quasi due anni di ritardo e con concessioni effettivamente mediocri dal punto di vista retributivo, che il ministro chiarisse come intende affrontare la situazione e con quali risorse.
E, a questo punto, qualche problema si pone, infatti:
il taglio degli organici prosegue con l'effetto di ridurre l'organico di quasi 50.000 addetti con evidenti effetti di degrado del servizio
le immissioni in ruolo di personale docente e non docente previste non sono state ancora definite e si prospetta una riduzione del contingente
si punta ad accrescere i finanziamenti alle scuole private
si propone di legare gli aumenti retributivi, futuri, a meccanismi di valutazione del personale che rischiano, ad esser buoni, di premiare una ristretta platea di fedeli fidati dei dirigenti scolastici.
In sintesi, è legittimo il sospetto che, dietro le profferte ministeriali ci attenda la solita pratica, questa si mediocre, di annunci mirabolanti e taglio delle risorse di una scuola pubblica sempre più subordinata al mercato.
Per la CUB Scuola
Il Coordinatore Nazionale
Cosimo Scarinzi