CONSIGLIO NAZIONALE DEI CHIMICI: Lettera al ministro

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CONSIGLIO NAZIONALE DEI CHIMICI: Lettera al ministro

Messaggiodi edscuola » 3 aprile 2008, 8:03

CONSIGLIO NAZIONALE DEI CHIMICI
PRESSO IL MINISTERO DELLA GIUSTIZIA

On. Dott. Giuseppe Fioroni
Ministro della Pubblica Istruzione

Dott.ssa Mariangela Bastico
Vice Ministro della Pubblica Istruzione

Dottor G. Cosentino
Capo Dipartimento per l’Istruzione del Ministero della Pubblica Istruzione,
e p.c.:
On. Pietro Folena
Presidente della Commissione Cultura e Istruzione della Camera

Sen. Franco Asciutti
Presidente della Commissione Cultura ed Istruzione del Senato,

Dott.ssa Letizia De Torre
Sottosegretario alla Pubblica Istruzione

Dott. Mario Giacomo Dutto
Direttore Generale per gli Ordinamenti Scolastici
Dott. Giuseppe Fiori
Direttore Generale per il Personale della Scuola
Prof. Luigi Berlinguer – Presidente del Gruppo interministeriale per lo sviluppo della Cultura Scientifica e Tecnologica


Oggetto: composizione della Commissione per l’Istruzione Tecnica e Professionale istituita con Decreto Dipartimentale n. 81 del 14/12/2007 e garanzia della qualità dell’insegnamento della Chimica nella Scuola Secondaria (ivi compresi gli Istituti Tecnici e quelli Professionali)

Il Consiglio Nazionale dei Chimici

VISTA la composizione della Commissione per l’Istruzione Tecnica e Professionale istituita con Decreto Dipartimentale n. 81 del 14/12/2007;

RILEVATO CHE
- in detta Commissione non figura alcun componente appartenente alla classe di concorso A013 (Chimica e Tecnologie Chimiche)

PREMESSO

- che la cultura chimica di base è di fondamentale importanza per la corretta comprensione della realtà in cui viviamo
- che le rilevazioni OCSE hanno messo in evidenza il rapido decadimento della qualità dell’insegnamento nella Scuola Italiana, soprattutto nel campo sicentifico;
- che la mancanza di una seria cultura chimica ha permesso il diffondersi di concetti falsi o fuorvianti sulla chimica, che pervadono ampi settori delle comunicazioni di massa e della politica, tanto da rendere legittimo il sospetto che persino il Ministero dell’Istruzione, per le scelte che qui si contestano, ne sia vittima;

ESPRIME LA PIU’ VIVA PREOCCUPAZIONE

- per il perdurare di un orientamento di scarsa considerazione verso la Chimica da parte del Governo del Paese, tanto più incomprensibile in quanto la Chimica è Scienza e Disciplina d’insegnamento propedeutica a molte altre, quali, ad esempio, Scienze della Terra e Biologia.

- per il perdurare dell’orientamento del Ministero dell’Istruzione di consentire che l’insegnamento della Chimica nella maggioranza delle Scuole Secondarie non sia è affidato ai docenti della Classe di Concorso A013 (laureati in Chimica o Chimica Industriale o Chimica e Tecnologia Farmaceutiche), ma a docenti di altre Classi, del tutto estranee alla disciplina, cui appartengono nella quasi totalità insegnanti il cui percorso accademico e formativo, pur apprezzabile per altri campi, ha ben pochi riferimenti con la cultura chimica.

Ritiene indispensabile e prioritario

- che tra i membri della Commissione per l’Istruzione Tecnica e Professionale sia presente una congrua rappresentanza di docenti di Chimica e Tecnologie Chimiche della Classe di Concorso A013;

- che la Chimica, proprio in quanto propedeutica a diverse altre Scienze, sia insegnata nel biennio iniziale di tutte le Scuole Secondarie;

- che l’insegnamento della Chimica sia assegnato negli Istituti Tecnici e Professionali e in un futuro quanto più vicino possibile anche in tutti i Licei, solamente ai docenti in possesso di un curriculum formativo strettamente attinente alla cultura chimica, e segnatamente agli appartenenti alla Classe di Concorso A013, laureati in Chimica o Chimica Industriale o Chimica e Tecnologia Farmaceutiche;

- che venga posto termine alla attivazione di corsi volti a “riqualificare” quali insegnati di chimica, attraverso un monte ore di lezioni tanto esiguo da essere insignificante, insegnanti aventi curricula formativi del tutto estranei alla stessa chimica, dal momento che tale pratica ha contribuito a dequalificare l’insegnamento della chimica in Italia, mortificando sia gli insegnanti così forzosamente riciclati, sia gli insegnanti in possesso dei titoli e della cultura chimica, deprivati dei corsi di loro competenza.

RICORDA CHE

- Nel prossimo futuro la chimica svolgerà un ruolo sempre più importante in molti campi, quali la sostenibilità dello sviluppo, la soddisfazione del fabbisogno energetico, la tutela dei cittadini in materia igienico-sanitaria ed alimentare, la tutela dell’Ambiente e del patrimonio storico-artistico.

La mancanza idonea formazione in materia Chimica dei giovani li depriverà della capacità di orientarsi correttamente nella scelta delle Facoltà universitarie, e, quindi, della possibilità di inserimento soddisfacente nella società, anche in relazione alle prospettive economiche.

Siamo certi che il Ministro dell’Istruzione, ancorché a Legislatura conclusa, vorrà evitare di associare il Suo nome alla pesante responsabilità culturali e politica di aver contribuito a squalificare la trasmissione della cultura chimica nella scuola italiana.

Il Consiglio Nazionale dei Chimici, a nome ed in rappresentanza della chimica come professione in Italia, in attesa di conoscere le determinazioni assunte in merito a quanto esposto, invita le parti sociali e gli esponenti del mondo universitario e della cultura scientifica a prendere posizione a favore della diffusione della corretta cultura chimica nella scuola.
Il Presidente
Prof. chim. Armando Zingales
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