LO SNALS-CONFSAL A BERLUSCONI E VELTRONI:
Porre la scuola al centro del programma elettorale per garantire lo sviluppo del Paese.
Il Sindacato chiede meno alunni per classe, più docenti di sostegno, edifici a norma, immissione in ruolo dei precari e stipendi europei per il personale.
Roma, 3 marzo 2008 – I nefasti risultati delle recenti indagini internazionali hanno collocato gli studenti italiani agli ultimi posti per livello di conoscenze e competenze, confermando la percezione comune che la nostra scuola attraversa il momento forse più difficile della sua storia.
“Lo SNALS-CONFSAL – ha dichiarato il Segretario Generale Marco Paolo Nigi – chiede agli onorevoli Berlusconi e Veltroni, che si candidano alla guida del nuovo Governo, di porre la scuola al centro dei rispettivi programmi elettorali, con l’obiettivo di assicurare al Paese lo sviluppo economico e sociale corrispondente alle sue potenzialità”.
“Secondo il Sindacato – ha continuato Nigi - è necessaria, per la scuola, una radicale inversione di tendenza che ponga fine all’attuale politica dei tagli e introduca una nuova logica basata sull’individuazione di adeguate risorse finanziarie, sia per far fronte ai bisogni strutturali che per la necessaria valorizzazione professionale di tutto il personale”.
“Il nuovo Governo – ha proseguito Nigi – dovrà perseguire l’obiettivo di risollevare la scuola dall’attuale condizione, non già aumentando il numero di alunni per classe, per fare cassa, come fin qui fatto, ma, al contrario, con una politica che garantisca meno alunni e più computers per classi, più docenti di sostegno, edifici adeguati alla norma”.
“Per quanto riguarda la valorizzazione del personale, che è condizione indispensabile per l’innalzamento della qualità dell’istruzione e della formazione – ha concluso Nigi – lo SNALS-CONFSAL chiede al nuovo Governo la stabilizzazione del personale precario in servizio e l’avvio di una politica che porti, con il nuovo contratto, all’allineamento della retribuzione dei docenti con quelli europei, introducendo criteri basati anche sulla carriera”.