Scuola e legge di stabilità
un passo indietro e due avanti (verso il baratro)?
La CUB Scuola Università Ricerca Prepara lo SCIOPERO GENERALE della scuola
Assistiamo negli ultimi giorni ad un balletto indecente di esternazioni sull'orario di lavoro degli insegnanti. Balletto indecente peraltro adeguato ad un decreto indecente.
La CUB Scuola Università Ricerca:
ritiene che le dichiarazioni del Ministro Profumo e del suo entourage sul ritiro, in particolare, dell'art. 3, quello che stabilisce il prolungamento dell'orario di insegnamento e il conseguente licenziamento dei colleghi precari, segnalino il fatto che la mobilitazione degli insegnanti sta mettendo in serie difficoltà il governo ed i suoi mandanti;
ribadisce che, sino ad un ritiro formale dell'articolo 3, non da nessuna fiducia a dichiarazioni che cambiano ogni giorno;
soprattutto non accetta che, anche laddove l'art. 3 sia ritirato, si continui con una campagna contro i lavoratori della scuola presentati come “fannulloni” quando è noto che il tempo reale di lavoro per i docenti è almeno il doppio di quello di insegnamento frontale;
sostiene la mobilitazione nelle scuole con: assemblee sindacali, iniziative comuni fra insegnanti, genitori, studenti, rifiuto di tutte le attività con previste dal contratto dalle gite scolastiche alla partecipazione a commissioni, manifestazioni sino allo sciopero generale della scuola a metà novembre;
mantiene la mobilitazione per la difesa dell'organico, il recupero degli scatti di anzianità consistenti incrementi retributivi;
invita tutte le organizzazioni sindacali indipendenti e di base ad un'azione comune in questa direzione.
Per CUB Scuola Università Ricerca
Il Coordinatore Nazionale
Cosimo Scarinzi