ANDIS Viterbo: LA RIFORMA DIGITALE NELLA PA

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ANDIS Viterbo: LA RIFORMA DIGITALE NELLA PA

Messaggiodi edscuola » 24 settembre 2012, 18:25

OCCASIONI MANCATE
LA RIFORMA DIGITALE NELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE
PERCHE' NON POSSIAMO NON DIRCI BORBONICI

De-materializzazione, digitalizzazione della PA (e della scuola), rivoluzione culturale etc.
Parole grosse al seguito della spending review, che ha stabilito il passaggio ai sistemi informatici per la tracciabilità dei percorsi e degli esiti scolastici degli studenti.
Ma è sufficiente passare dal supporto cartaceo a quello elettronico per modificare il rapporto ineguale fra cittadino e pubblica amministrazione?

AMMINISTRAZIONE CENTRATA SUL CITTADINO O SULLA STRUTTURA ?
Le tecnologie digitali mettono a disposizione risorse e potenzialità enormi per modificare il secolare modello di rapporto cittadino-PA, storicamente rappresentato nel "certificato".
Due sono le possibilità che oggi abbiamo davanti per migliorare questo rapporto; la prima (miope) è quella denominata "de-materializzazione" che consiste nel collocare su memoria digitale tutti i dati dei procedimenti amministrativi, riducendo al minimo la produzione di carta stampata (ma resta inevaso il problema degli archivi storici: al momento il sistema inchiostro-carta-faldone risulta più affidabile e duraturo rispetto ai cicli di vita dei sistemi digitali).

LA SECONDA POSSIBILITA'

Vedete cose e chiedete: “perché ?” Ma io sogno cose mai esistite e dico “perché no ?”
George B. Shaw
Sfortunatamente la metodica della de-materializzazione muta il supporto ma non muta il rapporto cittadino-PA, che vede il primo nel ruolo di utente e la seconda in quello di attore. Ti serve un attestato scolastico? rivolgiti alla segreteria o al sito della scuola; ti occorre un certificato sanitario? vai dal medico o allo sportello della ASL; hai bisogno di un documento comunale? vai allo sportello dell'anagrafe etc. Al massimo ti viene concesso il cosiddetto "diritto di accesso" (se sei fortunato ti colleghi ai siti più aggiornati e scarichi la busta paga o vedi i voti di tuo figlio).
Ma le tecnologie digitali potrebbero darti molto di più; pensate ad esempio ad un "PORTALE DEL CITTADINO" (di "ciascun" cittadino) dove a ciascuno di noi, alla nascita, viene intestata una piattaforma interattiva di tipo modulare, organizzata in sezioni tematiche in grado di contenere i dati anagrafici, di percorso scolastico-formativo, socio-sanitari, fiscali, lavorativi etc.
Le varie amministrazioni (scuola, comune, ospedale, lavoro etc) caricano le comunicazioni e i documenti da loro formati che vi riguardano nelle varie sezioni tematiche e accedono a queste per ottenere tutte le informazioni necessarie per istruire i procedimenti di loro competenza. In questo modo la PA cessa di essere centrata su se stessa collocando sul cittadino il baricentro dell'attività amministrativa; il cittadino non è più semplicemente un utente (cieco) ma dispone senza obbligo di richiesta di quanto lo riguarda nei rapporti con la pubblica amministrazione e non è costretto a frantumarsi in tanti sportelli o collegamenti quante sono le proliferazioni della PA .
Diversamente possiamo anche dematerializzare, ma l'impianto storico resterà quello borbonico.

PS: nella scuola abbiamo fatto un passo in direzione contraria; prima il cedolino arrivava via e-mail sulla posta elettronica di istruzione.it; oggi lo devi scaricare da stipendiPA.it.

Viterbo 24/9/2012

Il presidente provinciale Giuseppe Guastini
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