BASTICO: Interrogazione sulle sezioni primavera

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BASTICO: Interrogazione sulle sezioni primavera

Messaggiodi edscuola » 22 settembre 2012, 18:59

BASTICO - Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca. -

Premesso che:

le cosiddette sezioni primavera (servizio educativo a carattere integrativo rivolto a bambini di età compresa tra i 24 e i 36 mesi di età) sono state istituite con la legge finanziaria per il 2007 (legge n. 296 del 2006, art. 1, comma 630) in via sperimentale e aggregate a realtà scolastiche ed educative esistenti;

detti servizi, definiti sulla base di un accordo approvato in Conferenza unificata il 14 giugno 2007, hanno fornito una risposta positiva alle esigenze educative dei bambini e ai bisogni di molte famiglie;

alla gestione delle sezioni primavera hanno provveduto, sin dall'inizio, lo Stato (per il 20,3 per cento), i Comuni (per il 13,4 per cento), il privato sociale (per il 58,6 per cento), il privato convenzionato (per il 5 per cento), che, collaborando in modo sinergico tra di loro e con i servizi scolastici ed educativi già esistenti, con la conseguente riduzione dei costi e con la possibilità di incrementare l'offerta;

rilevato che:

nell'anno scolastico 2011-12 sono state finanziate 1.604 sezioni primavera, che hanno accolto 23.142 bambini;

nell'anno scolastico 2007-2008, anno di avvio della sperimentazione, il contributo statale per l'attivazione delle sezioni primavera è stato pari a 34.783.656 euro (fondi del Ministero dell'istruzione, università e ricerca, del Ministero della famiglia e del Ministero del lavoro e delle politiche sociali), con un finanziamento medio di 25/30.000 euro per ogni sezione attivata;

negli anni successivi l'attività delle sezioni primavera è stata rifinanziata dal Governo attraverso risorse erogate dai medesimi Ministeri, integrate da contributi da parte di alcune Regioni; in particolare, nell'anno scolastico 2008/2009 i contributi destinati ammontavano a 39.341.500 euro (di cui quasi 9 milioni a carico delle Regioni), nell'anno scolastico 2009/2010 a 39.328.844 euro, di cui quasi 14 milioni a carico delle regioni, nell'anno scolastico 2010/2011 a 31.630.499 e nell'anno scolastico 2012 a 26.522.210 euro (di cui quasi 10 milioni regionali);

nonostante negli anni si sia assistito ad una costante diminuzione dei finanziamenti statali a favore di tali attività scolastiche (ciò soprattutto da parte del Ministero del lavoro, mentre le risorse del Ministero dell'istruzione sono diminuite soltanto nel 2011-2012) il Governo ha comunque continuato a garantire il funzionamento delle sezioni primavera attraverso l'erogazione di un contributo che, assegnato prioritariamente alle sezioni già attivate, ha fornito continuità e stabilità a tale importante sperimentazione, che, sottoposta a monitoraggi e verifiche, necessita di una più precisa definizione di standard qualitativi e di livelli essenziali delle prestazioni;

considerato che:

per l'anno scolastico 2012/2013, al di fuori di qualsiasi programmazione e condivisione con le autonomie locali e con i soggetti gestori, essendo peraltro vigente l'accordo Stato-Regioni-autonomie locali, nessuno dei Ministeri interessati ha fornito alcuna certezza sull'effettiva disponibilità delle risorse per garantire il funzionamento delle sezioni primavera;

in particolare, non risulterebbero a tutt'oggi disponibili 12 milioni di euro nel bilancio del Ministero dell'istruzione e non si ha alcuna garanzia in merito al contributo del Dipartimento per le politiche della famiglia della Presidenza del Consiglio dei ministri;

è evidente che tale situazione impedisce l'avvio nell'anno scolastico 2012/2013 delle sezioni primavera programmate, a cui i bambini sono stati regolarmente iscritti, con grave danno per decine di migliaia di bambini e delle loro famiglie che si vedono privati di un servizio, sul quale hanno contato nell'organizzazione della propria vita e del proprio lavoro,

si chiede di sapere:

se corrispondano al vero le notizie relative allo storno di 12 milioni di euro per le sezioni primavera verso altre finalizzazioni da parte del Ministero e la mancata previsione da parte del Dipartimento per la famiglia di ogni contributo da destinare a favore di tali attività scolastiche;

se tali eventuali gravi decisioni corrispondano alla volontà del Governo di porre fine ad un servizio educativo che è importante per i bambini, sicuramente utile e in molti casi indispensabile per le famiglie, data la presenza di un numero assolutamente insufficiente e assai lontano dagli obiettivi europei di posti in asili nido in Italia;

quali urgenti iniziative il Governo voglia intraprendere per garantire la continuazione del finanziamento e del funzionamento delle sezioni primavera operative dal 2007;

quali garanzie intenda confermare in merito all'entità di tali finanziamenti e alla loro adeguatezza per assicurare alle famiglie dei bambini iscritti e ai soggetti gestori la continuazione del servizio.

(3-03048)
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