Ieri al MIUR su concorsi e TFA
Si è svolto al MIUR - ieri, 6 settembre - lo specifico incontro sulle questioni relative al reclutamento, in particolare sull’imminente bando del concorso ordinario per i docenti e sulla recente selezione per l’ammissione al TFA.
Sui concorsi, l’Amministrazione ha confermato l'intenzione di pubblicare nella Gazzetta Ufficiale del prossimo 24 settembre il bando, ancorchè in attesa di registrazione.
Il Ministro ha contattato di recente direttamente l'Ufficio di Presidenza del CNPI per concordare un iter accelerato di esame degli atti su cui il Consiglio stesso è chiamato a rilasciare il prescritto parere (tabella di valutazione dei titoli, programmi d'esame).
I requisiti di partecipazione al concorso (in assenza di un nuovo regolamento per cui è tuttora inevasa la delega conferita al ministro dalla legge 244 del 2007) sono quelli derivanti dal vigente quadro normativo e cioè il D.I. 10.3.1997, il D.I. 460/98 e la legge 124/99):
per le scuole dell'infanzia e primaria potranno concorrere, oltre ai laureati in scienze della formazione primaria, anche coloro che sono in possesso del diploma di scuola magistrale (per l'infanzia) o di istituto magistrale (per infanzia e primaria) conseguito entro l'a.s. 2001/02.
per la scuola secondaria (I e II grado) potranno accedere al concorso, oltre a coloro che risultano in possesso di abilitazione, anche i laureati entro l'a.a. 2001/02 (lauree quadriennali), o 2002/03 (lauree quinquennali) o 2003/04 (lauree sessennali), ancorchè non abilitati.
Per la sola classe di concorso C 430 (laboratorio di edilizia e esercitazioni di topografia) potranno concorrere coloro che sono in possesso del diploma di geometra o perito industriale per l'edilizia.
Gli altri insegnamenti per i quali si prevede la disponibilità di posti e quindi la possibilità di bandire il concorso, sono i seguenti: A025/A028 (ambito disciplinare disegno e artistica); A029/A030 (ambito disciplinare ed. fisica); A033 (tecnologia); A043/A050/A051/A052 (ambiti disciplinari 4 e 9, materie letterarie); A059 (matematica e scienze I grado); A045/A046 (inglese e francese I e II grado); A017 (discipline economico aziendali); A019 (discipline giuridiche ed economiche); A020 (discipline meccaniche e tecnologia); A034 (elettronica); A036 (filosofia e pedagogia); A037 (filosofia e storia); A038/A047/A049 (ambito disciplinare matematica e fisica); A060 (scienze naturali).
Rispetto allo svolgimento delle prove concorsuali, si segnala come novità la prova preselettiva con quesiti che non avranno carattere disciplinare (comprensione del testo, logica, conoscenza lingua straniera comunitaria a scelta fra inglese, francese, tedesco, spagnolo); detto svolgimento avverrà con modalità informatiche, in aule appositamente attrezzate.
La prova scritta, a carattere prettamente disciplinare, sarà strutturata con quesiti a risposta aperta; l'orale consisterà in una lezione simulata per la verifica delle capacità didattiche.
I concorsi saranno banditi in ambito regionale, salva la possibilità di prevedere ambiti interregionali per le classi di concorso con esigua disponibilità di posti.
Tra le questioni su cui sarà comunque necessario un ulteriore approfondimento, c'è quella - di fondamentale rilevanza - relativa al numero dei posti messi a concorso.
Il bando sarà emanato - a differenza di quanto sinora avvenuto - con riferimento a un numero di posti predeterminato in modo rigido (11.891 complessivi), calcolato nella misura del 50% delle disponibilità previste per un triennio.
E' evidente che ciò si discosta in modo netto da quanto ripetutamente annunciato dal ministro, con palese difformità, a nostro avviso, rispetto ai contenuti del piano triennale del 2011.
Dal numero dei posti discende rigidamente il numero dei possibili vincitori, i quali saranno i soli a poter acquisire, col superamento del concorso, l'abilitazione (ovviamente se non già posseduta): chi supera positivamente le prove, ma non risulta vincitore, non potrà far valere l'esito ai fini abilitanti.
Su quest’ultimo punto la Cisl Scuola ha avanzato perplessità e riserve, chiedendo un supplemento di approfondimento.
Il quadro che emerge dall'informativa è ben lontano dal soddisfare quelle esigenze di chiarezza che la Cisl Scuola aveva posto come condizione per dare senso e credibilità ad un'operazione importante come quella del riavvio di un canale di reclutamento troppo a lungo inattivo.
Il rischio, invece, è che permanga una situazione estremamente confusa e contraddittoria, destinata ad alimentare tensioni e prevedibile contenzioso.
Secondo le stime del MIUR la platea dei partecipanti ai concorsi dovrebbe attestarsi intorno alle 160.000 unità.
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Sulla recente selezione per l’ammissione al TFA, i dirigenti MIUR - in apertura di incontro - hanno forniti i materiali sui test preselettivi, oggetto di fortissime contestazioni.
Tutta la “partita” dei TFA è stata ripetutamente contestata dalla Cisl Scuola e dalle altre organizzazioni per la mancanza di trasparenza, la scarsa disponibilità al confronto e la chiusura dimostrata verso le richieste sindacali, avanzate in più occasioni all'amministrazione (in particolare al dipartimento dell’Università).
E in questi giorni, oltretutto, si registra l’indifferenza degli atenei circa la richiesta di non programmare le prove scritte nella stessa data relativamente a classi di concorso cui si accede con il medesimo titolo!
Ad inizio di riunione è stata data l’informazione relativa alla bozza di decreto di modifica del D.M. 249/10 di istituzione dei “TFA speciali” riservati ai precari con tre anni di servizio: il provvedimento prosegue il suo iter di acquisizione dei necessari pareri dopo quello già espresso dal CNPI.
Sono state successivamente consegnate alle Organizzazioni Sindacali alcune tabelle, in parte già disponibili sul sito Miur, relative ai test ritenuti errati dopo la verifica di agosto.
Non c’è classe di concorso per cui si possa dire che il test sia stato preparato correttamente e, per alcune, il numero degli errori è veramente inquietante.
L’Amministrazione è consapevole dei numerosi casi di contenzioso prodotto sia dagli esclusi che dagli ammessi al primo turno (poi scavalcati dopo l’individuazione dei quiz errati per i quali, ricordiamo, è stato attribuito a tutti il punteggio come risposta esatta indipendentemente da quella indicata all’atto della prova).
L’ipotesi di abbassamento della soglia di punteggio per l’ammissione era già stata avanzata - ma invano - dalla Cisl Scuola appena avuti i primi esiti disastrosi dei test effettuati nello scorso luglio.
Una delle suddette tabelle, in particolare, specifica, per classe di concorso, il numero degli accessi autorizzati per il relativo TFA, il numero dei candidati che avevano superato il test dopo la prima correzione e il numero degli ammessi dopo l’individuazione dei quiz errati.
A differenza di quanto osserva l’Amministrazione (e cioè che su 17.000 accessi previsti, gli ammessi alla prosecuzione della preselezione saranno ben 40.000) sembrerebbe invece che la maggior parte delle classi di concorso avrà meno tirocinanti del numero autorizzato, a dimostrazione ancora una volta dell’insuccesso di questa operazione.
A conclusione del’incontro tutte le Organizzazioni Sindacali hanno avanzato un forte appello affinché sia portato a compimento - in fretta - il provvedimento sul TFA speciale così da garantirne l’avvio contestualmente ai percorsi ordinari: per l’Amministrazione sarebbe questa un'occasione di parziale riscatto rispetto ad una complessiva gestione a dir poco approssimativa e confusa.