ANIEF: CONCORSO DIRIGENTI SCOLASTICI

Rassegna Stampa e News su Scuola e Sindacato

ANIEF: CONCORSO DIRIGENTI SCOLASTICI

Messaggiodi edscuola » 7 settembre 2012, 18:08

CONCORSO DIRIGENTI SCOLASTICI
Anief invita il Governo e il Parlamento a mostrare saggezza. Dopo gli appelli rivolti dall’Anp e dalla Disal, e dopo la lettera del direttore dell’Usr della Lombardia, tutte in strenua difesa di un concorso palesemente irregolare, oggi l’Anief, il sindacato che ha patrocinato il maggior numero di ricorsi avversi a questa procedura selettiva, chiede rispetto per le sentenze emesse dalla magistratura nelle decisioni che verranno assunte.

Mentre il più grande sindacato dei dirigenti scolastici continua a difendere le procedure di un concorso irregolare, rivolgendosi anche al presidente del Consiglio e ai presidenti delle commissioni Cultura di Camera e Senato, a dispetto di una serie di interrogazioni parlamentari che hanno chiesto chiarimenti sulla “curiosa” presenza nelle commissioni d’esame di dirigenti sindacali, l’Anief torna a difendere l’operato della magistratura nel rispetto dei principi costituzionali di trasparenza, imparzialità e merito.

“A questo punto - dichiara Marcello Pacifico, presidente Anief e delegato ai quadri e direttivi della Confedir – nel caso in cui la politica dovesse intervenire sulle vertenze in atto, è evidente che dovrà necessariamente essere assicurato il diritto dei ricorrenti alla rinnovazione della prova concorsuale, al di là delle tutele che potrebbero essere offerte ai candidati che hanno superato il concorso”.

“In caso contrario – conclude Pacifico - il contenzioso non avrebbe mai fine. Anzi, si renderebbe, di fatto, ingestibile la direzione di migliaia di istituzioni scolastiche. Con la pratica delle reggenze, anche di diversi istituti, destinata a moltiplicarsi anziché ad estinguersi”.
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Anief chiede prudenza al ministro Profumo

Messaggiodi edscuola » 10 settembre 2012, 14:27

Concorso dirigenti scolastici: Anief chiede prudenza al ministro Profumo

Inutile invocare una decisione rapida del Consiglio di Stato sulle prove scritte in Lombardia, quando a fine novembre il Tar Lazio potrebbe annullare l’intera procedura concorsuale, mentre rimangono bloccati i concorsi in Calabria e Molise. La soluzione politica deve tenere conto anche dei diritti dei ricorrenti per non cancellare tutto.
Quando il presidente dell’Anief, Marcello Pacifico, chiese al ministro - appena insediato, lo scorso ottobre - di rinviare di qualche giorno le prove scritte per consentire al Consiglio di Stato di valutare la richiesta di ammissione con urgenza e con riserva dei ricorrenti alle stesse, così da salvare l’esito finale del concorso, tale richiesta non è stata ascoltata.
Ora il destino beffardo costringe lo stesso titolare di Viale Trastevere a chiedere al tribunale di anticipare il giudizio di una sentenza dai contenuti scontati per preparare l’ennesima sanatoria all’italiana che già alcuni esponenti politici e sindacali vorrebbero scritta.
Bene, ma questa volta si stia attenti alla sostanza oltre che alla forma, perché con la soluzione politica non basterà rinnovare le prove per tutti i ricorrenti, ma stilare una graduatoria unica finale comprendente i vecchi e nuovi idonei. In questo modo, potrebbe essere persino giustificata l’attribuzione, per l’a.s. 2012-2013, di un incarico di presidenza agli idonei.
Oggi, a differenza del precedente concorso siciliano, non è in discussione soltanto la valutazione degli scritti, ma la rinnovazione dell’intera procedura concorsuale, per la violazione del bando attraverso la somministrazione di quesiti errati. Pertanto, qualsiasi soluzione dovrà risolvere la specifica situazione creatasi e soddisfare le pretese di tutti gli attori, sia ricorrenti sia idonei, per non essere annullata ancora una volta dal Tribunale.
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Anief chiede al Miur una tregua in attesa sentenza TAR

Messaggiodi edscuola » 4 ottobre 2012, 7:31

Concorso per dirigenti scolastici: Anief chiede al Miur una tregua in attesa della sentenza del tribunale amministrativo

Il sindacato Anief chiede al ministro dell’Istruzione, Francesco Profumo, di rinviare qualsiasi provvedimento riguardante il destino dei vincitori del concorso per dirigenti scolastici, iniziato quasi un anno fa con delle prove preselettive a dir poco discutibili. Secondo il presidente dell’Anief, Marcello Pacifico, “prima di prendere decisioni affrettate e probabilmente in antitesi con quelle dei giudici che stanno esaminando i ricorsi per la violazione del bando attraverso la somministrazione di quesiti errati, il ministro Profumo farebbe bene ad attendere le sentenze del tribunale amministrativo regionale del Lazio e del Consiglio di Stato”.

Fare diversamente, cambiando le regole di un concorso nazionale, peraltro a poche settimane degli esiti del processo amministrativo in corso, non sarebbe una scelta saggia. Senza contare le diverse condizioni in cui si trovano alcune regioni: in alcuni casi, come in Calabria e Molise, è tutto bloccato; in altri, come in Lombardia, pende la spada di Damocle della sentenza di merito; in altri ancora, come in Sicilia e in Campania, si attendono ancora i nominativi dei candidati risultati idonei.

“Ma l’aspetto più importante di questa discussa procedura concorsuale è che i giudici – continua Pacifico – potrebbero decidere diversamente da quello che ora ci si aspetta. Attuare, quindi, una sanatoria salva-tutto potrebbe rivelarsi un grave errore. Nel caso, ad esempio, il tribunale amministrativo dovesse reputare validi i diritti dei ricorrenti, il Miur sarebbe chiamato a stilare una graduatoria unica finale, attraverso cui affidare gli incarichi di presidenza con effetto immediato, comprendente i vecchi e nuovi idonei. Procedere diversamente, anticipando i tempi, - conclude il presidente dell’Anief – comporterebbe un ulteriore ed inevitabile ricorso in tribunale”.
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Dirigenti scolastici in formazione

Messaggiodi edscuola » 4 ottobre 2012, 18:24

Anief: i dirigenti scolastici in formazione viaggiano a spese delle scuole e degli Uffici Scolastici Regionali. Ma docenti e precari, che si pagano tutto da soli, sono forse figli di un dio minore?

“Per quale motivo i dirigenti scolastici vengono formati dal Miur gravando la spesa sulle scuole, mentre i docenti che acquisiscono gli strumenti e le conoscenze per insegnare, prima attraverso la frequenza delle SSIS ed oggi dei Tfa, sono obbligati a pagare delle tasse proibitive, anche superiori ai 3mila euro?”.

A chiederlo è l’associazione sindacale Anief, dopo essere venuta a conoscenza che le spese di viaggio che i prossimi dirigenti scolastici vincitori dell’ultimo concorso, su cui peraltro si attendono ancora importanti sentenze della giustizia amministrativa, dovranno affrontare per raggiungere Roma, dove il 5 ottobre si svolgerà un seminario formativo utile allo svolgimento della professione, risultano “a carico del bilancio delle scuole”. E nel caso i fondi degli istituti non fossero sufficienti, il Miur ha già allertato i direttori degli Uffici scolastici regionali, chiedendo loro di “adoperarsi per la migliore riuscita dell’iniziativa”.

“La discrasia – dichiara il presidente dell’Anief, Marcello Pacifico - diventa ancora più evidente se si guarda ai precari, costretti da decenni ad iscriversi e a frequentare costosissimi corsi di perfezionamento e master annuali per non perdere posizioni nelle graduatorie ad esaurimento. Lo Stato non può usare due pesi e due misure, peraltro con il personale dello stesso settore pubblico: i docenti e i precari non sono figli di un dio minore”.
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Sentenza Tar Lazio non dice nulla di nuovo

Messaggiodi edscuola » 14 ottobre 2012, 11:32

Concorso dirigenti scolastici: la sentenza del Tar del Lazio del 26 settembre scorso non dice nulla di nuovo: ribadisce quanto già espresso dal Consiglio di Stato in sede cautelare su ricorso depositato da privati. Ma non ha nulla a che vedere con le contestazioni presentate ai giudici dall’Anief, che mai ha censurato una supposta discriminazione, avvenuta in occasione delle prove preselettive, tra ricorrenti esclusi e candidati risultati idonei. Il 22 novembre confidiamo nel giudizio della magistratura. E comunque vada, i giochi non saranno chiusi con il primo grado.


Non vi è alcuna discriminazione tra candidati ricorrenti e risultati idonei al termine della prova preselettiva per dirigenti scolastici, svolta esattamente un anno fa. L’Anief lo ha sempre sostenuto e, pertanto, la sentenza del Tar del Lazio sez. III^ bis n. 8141/2012 del 26 settembre scorso, che ha di fatto ribadito quanto già espresso dal Consiglio di Stato in sede cautelare su ricorso depositato da privati, non ha nulla a che vedere con le contestazioni presentate ai giudici attraverso il giovane sindacato.

Infatti, il ricorso promosso dall’Anief per invalidare l’intera procedura concorsuale, sarà discusso il prossimo 22 novembre e si basa principalmente sulla violazione del bando di concorso nella parte riguardante la somministrazione di una serie di quiz errati.

“Rispetto al ricorso perso in questi giorni da privati – sottolinea Marcello Pacifico, presidente dell’Anief – le censure presentate dall’Anief sono decisamente diverse. Una di queste riguarda, ad esempio, la violazione di una precisa disposizione del bando di concorso nella parte in cui è venuta a mancare la correttezza di diverse domande e risposte. Altre censure, invece, hanno riguardato l’operato dell’Invalsi”.

“Mentre il nostro sindacato – prosegue il presidente dell’Anief - nei suoi ricorsi non ha mai affermato che in occasione delle prove preselettive per diventare dirigenti scolastici vi sarebbe stata una discriminazione tra ricorrenti esclusi e candidati risultati idonei all’accesso alla prova successiva scritta”.

Pertanto, a questo punto l’Anief confida nel giudizio della magistratura del prossimo 22 novembre. Cosciente che, comunque vada l’esito, si arriverà al secondo grado di giudizio. “Siamo convinti che giungere in appello – conclude Pacifico – sarà una tappa inevitabile, soprattutto alla luce dell’atteggiamento indisponente assunto dall’amministrazione, che continua a ritenere valido un concorso palesemente da cancellare”.
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Concorso dirigenti scolastici: bufera anche nel Lazio

Messaggiodi edscuola » 29 ottobre 2012, 6:22

Concorso dirigenti scolastici: bufera anche nel Lazio. Per il Consiglio di Stato, gli scritti potrebbero essere rifatti

Accolto l’appello di due ricorrenti con due ordinanze cautelari che sollecitano il TAR a una rapida decisione di merito sulla questione posta in merito all’incompatibilità di alcuni dei membri della commissione concorsuale. Nei mesi scorsi, sullo stesso tema, era intervenuto l’on. Russo (PD). Ancora una volta il Tar boccia ma il CdS accoglie. Attesa per l’udienza dei ricorsi Anief del 22 novembre.

La storia si ripete e, spesso, in appello le sentenze o le ordinanze sono riformulate. È successo ancora una volta per il concorso a dirigente scolastico, dove i ricorrenti trovano ascolto dai giudici di secondo grado che già si erano pronunciati sull’erroneità dei quiz somministrati il giorno delle prove preselettive, sebbene in sede cautelare.

In questo caso, i giudici del Tar Lazio nel luglio scorso avevano rigettato la richiesta di ammissione con riserva alle prove orali dei due ricorrenti della regione Lazio perché “le sollevate doglianze, ove fondate [avrebbero condotto] ad efficacia caducante in via generale degli atti impugnati”, ovvero avrebbero annullato tutti gli atti delle commissioni preposte con verbali ed elenco degli ammessi annessi; ma per i giudici del Consiglio di Stato, con ordinanze 4259 e 4260 del 25 ottobre 2012, “l’appello sembra presentare apprezzabili profili di fumus boni iuris, con riferimento al motivo di ricorso articolato in primo grado concernente l’incompatibilità di alcuni dei membri della Commissione giudicatrice, con particolare riguardo alla violazione dell’articolo 35, comma 3 del decreto legislativo 165 del 2001”.

La violazione è la stessa denunciata nel giugno scorso dall’onorevole Russo (PD) che aveva annunciato in un comunicato un’interrogazione parlamentare con cui richiedere al ministro Profumo di verificare se alcuni membri della commissioni fossero anche dirigenti sindacali: “nelle persone delle professoresse Spaziani Elisabetta, membro del Consiglio generale della CISL-Roma, ed Ester Rizzi della rete Anp-net dell’organigramma dell’Anp-Roma, sindacato, peraltro, costituitosi ad opponendum nei ricorsi richiedenti l’annullamento della procedura concorsuale”.

Concludono i giudici di Palazzo Spada sollecitando il Tar a fissare con urgenza l'udienza di merito ai sensi dell’art. 55, comma 10, del codice del processo amministrativo. Mentre, ormai, manca un mese alla decisione dei giudici amministrativi sui ricorsi promossi dall’Anief sull’erroneità dei quiz somministrati nelle prove preselettive e sulla conseguente violazione del bando di concorso che, se acclarata, invaliderebbe l’intera procedura e ne richiederebbe l’immediata rinnovazione.

Marcello Pacifico, presidente Anief e delegato Confedir alla scuola, a tal proposito ribadisce la richiesta al Parlamento perché affronti quanto prima il tema e riconosca a tutti i ricorrenti il diritto a essere valutati correttamente nelle prove scritte.
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