GILDA Napoli: Comunicato 17 febbraio 2008

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GILDA Napoli: Comunicato 17 febbraio 2008

Messaggiodi edscuola » 19 febbraio 2008, 12:36

AI COLLEGI DEI DOCENTI DELLE SCUOLE SUPERIORI

“IL MINISTERO RISPONDE ALLA GILDA DEGLI INSEGNANTI “LEGITTIMI I RECUPERI A LUGLIO E AGOSTO”…………… attenti ai ricorsi dei genitori…………..

…E' MEGLIO NON FIDARSI!!!”

Il Ministero risponde con una nota emanata l'11 febbraio alle legittime perplessità della Gilda degli Insegnanti, in merito ai recuperi ed esami nei mesi di luglio e agosto, che per legge sono mesi di “sospensione delle attività didattiche”; nella nota si asserisce che: “In relazione alla richiesta di chiarimenti della Gilda degli insegnanti, a proposito dei corsi di recupero dei debiti formativi, si precisa che il loro svolgimento nei mesi di luglio ed agosto è pienamente legittimo, in quanto regolato dalla legge che ha modificato gli esami di Stato (L. 11 gennaio 2007, n. 1), che prevede che le nuove modalità per il saldo dei debiti siano "definite con decreto del Ministro della pubblica istruzione."

Il 22 maggio 2007 il Ministro ha quindi emanato il decreto n. 42, stabilendo (art. 4, comma 2) che si possono attivare gli interventi riguardanti il saldo dei debiti "anche a partire dal termine delle lezioni dell’anno scolastico nel quale il debito è stato rilevato."
E' evidente la confusione, presente nella nota, tra la nozione di “termine delle lezioni”, determinata dai calendari regionali, e quella di “termine delle attività didattiche”, definito per legge al 30 giugno (art. 74 comma 2 del D. L.vo 297/94).

Infatti, le perplessità della Gilda degli insegnanti non riguardano, evidentemente, la possibilità di svolgere corsi di recuperi dopo il termine delle lezioni, ma quella di svolgerli dopo il termine delle attività didattiche.

Tanto è vero che alcuni istituti superiori, attenendosi scrupolosamente alle norme vigenti, hanno saggiamente deliberato i propri corsi nel periodo che va dal termine delle attività didattiche (primi di giugno, a seconda del calendario regionale), al termine delle lezioni (30 giugno).

E gli esami di riparazione a settembre.

In questo modo, oltre a mettersi al riparo da un possibile contenzioso, (chiudere tutto a Luglio vi espone ai ricorsi) alcune scuole hanno optato per una scelta che presenta indubbi vantaggi di natura didattica e organizzativa:

a) Gli interventi, necessariamente di breve durata, acquistano il significato di 'avvio' allo studio individuale, con conseguente responsabilizzazione di studenti e famiglie; viceversa un corso a ridosso delle prove di verifica metterebbe studenti e famiglie in uno stato di 'attesa' nel periodo precedente, deresponsabilizzandoli e concentrando sui corsi aspettative non realistiche;

b) I due mesi pieni (luglio e agosto) per lo studio individuale, avviato dai corsi tenuti nel mese di giugno, prevengono quegli inevitabili (e spesso giustificati) reclami che si registrano quando la fine dei corsi e le date delle prove sono troppo ravvicinate;

Per tutti questi motivi, oltre al rischio concreto di illegittimità (per il già citato art. 74 comma 2 del Testo Unico), certo non fugato dalla nota ministeriale dell'11 febbraio, la Gilda degli Insegnanti, confermando la comunicazione già inviata alle scuole, insiste nel ritenere opportuna e didatticamente fondata, oltre che certamente legittima, la scelta di non effettuare corsi e prove d'esame nei mesi di luglio e agosto, ma di avviare allo studio individuale con percorsi orientativi subito dopo il termine delle lezioni, e prima del termine di legge delle attività didattiche, e poi lasciare agli studenti e alle famiglie la responsabilità di attivarsi per mettere in atto, nei mesi estivi, le indicazioni date dai professori, concedendo per questo studio individuale tutto il tempo che la legge mette a disposizione.

Napoli, 17 febbraio 2008.
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