Brindisi, il livello più barbaro della barbarie
La redazione di Professione Docente sulla tragedia pugliese
Brindisi, il livello più barbaro della barbarie sabato 19 maggio 2012
Il comunicato del Coordinatore nazionale della Gilda sui terribili fatti di Brindisi sottolinea due elementi tragicamente veri : è la prima volta, in Italia, in cui viene colpita la scuola che è l´avamposto delle Istituzioni.
Il pensiero di tutti è corso ad un eccidio che non ha ancora paragoni per efferatezza e per il significato che si è trascinato fino ai giorni nostri: la strage del 1 settembre 2004 a Beslan, città dell´Ossezia del nord, in cui morirono 186 bambini.
Allora, il numero di settembre di "Professione docente" uscì riportando le forti ed intense parole di Tahar Ben Jelloun.
Le vogliamo ricordare oggi, di fronte ad un gesto atroce e di un´inaudita crudeltà, senza minimizzazione o sottovalutazione, ma con infinito sgomento.
Quando una società arriva ad uccidere i giovani significa che ha raggiunto il livello più barbaro della barbarie. Un giovane è un simbolo. È il padre dell´uomo, il suo avvenire, le sue promesse. È lo specchio delle nostre ambizioni e il portatore dei nostri valori. Assassinarlo vuol dire uccidere l´uomo, vuol dire anche calpestare quei valori umani che ci consentono di vivere insieme. [...] È la politica del diritto del più forte. Il mondo precipita nell´assenza di diritti, nell´arbitrario e nell´assurdo ( Tahar Ben Jelloun, per la Strage di Beslan, 2004).
La Redazione di " Professione docente"