ANDIS Viterbo: Elezioni RSU la batracomiomachia sindacale

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Associazione Nazionale Dirigenti Scolastici

 
 
Viterbo 25/3/2012
 
ELEZIONI  RSU
 
LA  BATRACOMIOMACHIA  SINDACALE
(e la chiamano "unitaria")
 
 
Nella bacheca sindacale della mia scuola sono stati affissi manifesti inneggianti alla "vittoria" da parte di alcune OO.SS. (con esclusione di FLC-CGIL scuola e SNALS; peraltro i risultati sono stati 1-1-1 tra FLC-CISL-UIL) per i risultati ottenuti alle recenti elezioni della RSU. Dal momento che i manifesti sono a stampa ritengo che gli stessi annunci siano stati esposti in molti altri luoghi di lavoro.
Francamente trovo sconcertante esultare per questo genere di vittoria che mi sembra il segnale di una pericolosa caduta di cultura sindacale.
Se consideriamo che i lavoratori italiani sono i peggio pagati d'Europa (un operaio Volkswagen arriva a 2.700 € al mese; quando si dice il "modello tedesco"), hanno i contratti bloccati da anni, pagano più tasse, costi bancari doppi e il conto più salato di evasione fiscale (120 miliardi/anno) e di corruzione (60 miliardi/anno), hanno i più alti indici di infortuni, malattie professionali e morti sul lavoro e ora gli stanno cucinando anche il licenziamento facile (chiamato "flessibilità in uscita", che negli ambienti della destra si vorrebbe immediatamente estendere anche agli "statali fannulloni").
Di fronte a un simile disastro vorrei capire dove sta "la vittoria"; le cose sono due: o questi sindacati sono di facile contentatura oppure hanno perso contatto con la realtà dei lavoratori italiani.
La realtà è che se la condizione del lavoratore italiano è questa, molto dipende dal fatto che abbiamo la peggiore classe politica d'Europa ma forse anche perché i nostri sindacati sono (diciamo) "meno bravi" (meno uniti e più sensibili ai favori della politica) degli altri dell'UE.
Per onestà intellettuale bisogna però convenire che la CGIL è stato il sindacato (non di rado l'unico) che si è battuto a fondo contro questo disastro; talvolta purtroppo isolato ma comunque mantenendo una difesa dei lavoratori sempre difficile da superare (vedi l'attuale vicenda dell'art. 18).
Se siamo onesti dobbiamo riconoscere che se il famoso "ombrello" di Altan non è penetrato troppo in profondità lo dobbiamo in buona parte alla CGIL.
 
Il presidente provinciale
Giuseppe Guastini