ENAM, RICORSO PILOTA DELLA GILDA DI TRIESTE PER ABOLIZIONE TRATTENUTA
Un ricorso pilota contro l’obbligatorietà della trattenuta Enam. A promuoverlo è la Gilda di Trieste patrocinata dall’avvocato Giancarlo Longo. Il provvedimento è stato presentato lunedì scorso al tribunale del capoluogo friulano. Obiettivo: ottenere l’abolizione di quello che la Fgu definisce “un balzello iniquo” che grava sugli stipendi dei docenti delle scuole elementari e dell’infanzia.
“Si tratta di un ricorso pilota – chiarisce il coordinatore nazionale, Rino Di Meglio – ma, se avrà esito positivo, potrà essere esteso a livello nazionale”.
La somma prelevata dalla busta paga è dell’1% sull’80% dello stipendio, per un totale annuo di oltre 200 euro. Nonostante la soppressione dell’ente assistenziale, la trattenuta non è stata cancellata, ma trasferita all’Inpdap. Da quando anche questo Istituto ha cessato di esistere, i docenti continuano, loro malgrado, a versare questo “tributo” nelle casse dell’Inps.
“Da 15 anni – spiega Di Meglio – la Gilda si batte per l’abolizione di questa trattenuta obbligatoria che risale a un decreto del lontano 1947 e che, quando è avvenuto il passaggio al sistema privatistico, non è stata richiamata dal contratto di lavoro. Inoltre va sottolineato – aggiunge Di Meglio – che le forme di assistenza offerte dall’Enam non si sono mai adeguate alla mutata realtà storica e sociale del Paese e, quindi, non hanno garantito alcun vantaggio sostanziale agli insegnanti. Ecco perché – conclude il coordinatore nazionale della Gilda – chiediamo che, contestualmente alla soppressione dell’ente, venga eliminato anche questo iniquo balzello”.