Il Coordinamento Nazionale per le Politiche dell’Infanzia e della Sua Scuola incontra il Vice Ministro Bastico
Lo scorso 16 gennaio 2008, il Viceministro Bastico è tornato ad incontrare il Coordinamento Nazionale per le Politiche dell’Infanzia e della Sua Scuola.
I temi affrontati, alla presenza del Direttore generale per gli Ordinamenti Dutto, del dirigente tecnico Cerini e del dott. Govi, sono di seguito sommariamente richiamati.
Indicazioni per il curricolo
Il Coordinamento ha fin dai primi giorni di settembre avviato una riflessione sul processo avviato dalla pubblicazione delle Indicazioni con il seminario nazionale “Largo alla scuola” al fine di garantire fin da subito informazione e avvio di un lavoro di ricerca – confronto. Ci si propone ora, a metà anno scolastico, un seminario di riflessione su cosa è realmente accaduto nelle scuole (prevalentemente nelle regioni del Sud) coinvolgendo comuni, regioni, amministrazione. Il seminario si terrà a Cosenza il 29 febbraio 2008; sarebbe importante, oltreché gradita, la partecipazione del viceministro e dell’amministrazione. Si rappresenta a riguardo la preoccupazione che nessuna specifica iniziativa è stata destinata dall’Amministrazione alla scuola dell’infanzia e che ancora esistono scuole in cui l’opuscolo delle Indicazioni non è stato diffuso, né sono state realizzati specifici incontri nelle scuole, come previsto dalle direttive di accompagnamento. Il Coordinamento ritiene che il processo vada accompagnato, oltre che monitorato, e che siano previste opportune iniziative di confronto prima che di formazione strutturata vera e propria. Fra gli obiettivi del seminario di Cosenza (cui seguirà un seminario a fine anno) c’è proprio quello di acquisire il contributo delle scuole.
Scuola dell’infanzia
Si è ancora lontani da una generalizzazione nel segno della qualità, infatti ancora oggi il 5% circa dei bambini non può accedere alla scuola dell’infanzia; viene pertanto posta la questione degli organici in relazione agli obiettivi di spesa ed alle prospettive di sviluppo necessarie.
La circolare sulle iscrizioni costituisce un passo avanti per l’anticipo in entrata (peraltro in applicazione della Finanziaria 2007), rimane il problema dell’anticipo in uscita. Occorrerebbe una clausola di garanzia ancora più esplicita di quella proposta nella circolare 119/07, in cui si rafforza il dialogo fra insegnanti e genitori riguardo alle scelte. Per poter ricondurre il ricorso all’anticipo in uscita a reale risposta ai tempi di maturazione più rapida di alcuni bambini sarebbe necessario un lavoro in equipe fra insegnanti della scuola dell’infanzia e primaria per garantire ai piccoli accoglienza, rispetto dei tempi, una proposta culturale più adeguata e dove necessario (nel rispetto delle famiglie) una scelta divergente riguardo all’uscita anticipata.
E’ necessario un monitoraggio che permetta un’analisi della situazione, in particolare andrebbe rilevato cosa è loro accaduto, i problemi e le soluzioni adottate, le strategie messe in campo, quali, e se siano esportabili, le buone pratiche.
Sezioni primavera
I nodi non sciolti riguardano, in primo luogo, il personale impiegato (anche con riferimento alla formazione prevista); l’avvio di sezioni non autorizzate; l’assenza di elementi per una valutazione qualitatitiva delle esperienze realizzate (organizzazione del lavoro, strategie, contenuti); l’impossibilità di realizzare una analisi compiuta del fenomeno ricorrendo esclusivamente a dati quantitativi raccolti sia dai gruppi regionali che dall’Osservatorio nazionale, soprattutto in vista della eventuale prosecuzione.
Formazione iniziale
Come già rappresentato nel precedente incontro si sollecita, anche alla luce delle disposizioni della finanziaria ’08, attenzione sul terreno della formazione iniziale per gli insegnanti della scuola dell’infanzia e primaria. In particolare si chiedono chiarimenti rispetto alla attuazione della finanziaria 2008 sui corsi universitari per conseguire l’abilitazione all’insegnamento.
Sulle questioni sollevate il viceministro Bastico ha fornito i seguenti orientamenti e risposte.
- Occorrerà fare chiarezza sulla mancata diffusione dell’opuscolo sulle Indicazioni per il curricolo, presso gli USP e gli USR coinvolti nell’iniziativa, in caso di inadempienze accertate non si escludono interventi di richiamo, anche in considerazione del senso dell’operazione, realizzata proprio per coinvolgere tutti gli insegnanti nella riflessione. Siamo ancora nella fase di informazione – sensibilizzazione, che si intende supportare con alcune specifiche iniziative (almeno 2 seminari specifici), mentre quelle già avviate a carattere trasversale non escludono la partecipazione di insegnanti della scuola dell’infanzia. Notevole interesse per l’iniziativa di Cosenza proprio perché nel Mezzogiorno si registra una situazione molto differenziata e la soluzione di maggiore criticità deve essere prioritaria. Le Indicazioni vanno arricchite nel corso della fase di sperimentazione, per giungere ad un testo condiviso prima dell’approvazione definitiva.
- Sulla generalizzazione, che va prevista già in organico di diritto, è stato fatto uno sforzo sugli organici (ultime 2 annualità) vincolandone l’assegnazione a precise condizioni di garanzia quali la permanenza delle liste di attesa e spazi adeguati. La Finanziaria 2008 propone una sperimentazione in 10 province da cui potrebbero venire utili indicazioni in ordine alla razionalizzazione dell’offerta e per il necessario raccordo con gli enti locali. E’ necessario a tale fine sostenere l’opera di recupero e valorizzazione delle strutture e dei locali inutilizzati nelle scuole primarie e nei comprensivi, previo riadattamento.
- Il sistema di rilevamento dei dati richiesti è sufficientemente avanzato, ma permangono delle difficoltà rispetto alla loro lettura ed analisi; esso dovrà essere adeguato per poter corrispondere al carattere qualitativo e non solo quantitativo.
- Sulle sezioni primavera sono state predisposte delle ispezioni a livello regionale; anche ai fini delle eventuali riconferme. Su nuove proposte da accogliere pesa il rapporto fra i ministeri coinvolti (MPI - Famiglia – Welfare), il lavoro di segnalazione di situazioni illegittime ha contribuito ad ampliare il campione costruito per una analisi più approfondita a cui dovrà fare seguito il monitoraggio sulla qualità, da questo punto di vista è importante l’utilizzo di risorse per la formazione del personale impiegato che sono state assegnate agli USR. Per il prossimo anno è prevista a breve una riunione del nucleo (indicativamente si tenderà a dare continuità di finanziamento se l’esperienza è positiva e si chiederà alle Regioni che hanno avuto finanziamento dal Ministero della famiglia la destinazione di risorse per questa esperienza (dovrà essere fatto un bando); la prosecuzione e l’estensione infatti non possono essere garantite dal solo MPI. Al tavolo con i sindacati si discuterà della scuola statale, anche per definire una figura professionale specifica.
- Sui risparmi: vanno impiegati sulla generalizzazione e sulla diffusione del tempo pieno; il principio è che il frutto di interventi di razionalizzazione rimanga alla scuola in termini di organico funzionale, riconversione ecc.
- Formazione iniziale: entro sei mesi sarà emanato il regolamento interministeriale; un punto fermo è la Finanziaria ’08. Si discute di armonizzare il percorso universitario portandolo a 5 anni (3 più 2), ma molti danno una valutazione positiva di scienze della formazione primaria. Un aspetto importante è dato dal fatto che sempre più si chiama in causa la titolarità della scuola sulla formazione iniziale (importante il profilo e dopo l’assunzione un periodo di prova/valutazione). Va inoltre previsto un sistema di crediti, per coloro che nel corso degli studi decidessero di proseguire in altro indirizzo. Per selezionare in termini di qualità non può essere previsto un numero chiuso e vanno ripristinati concorsi su base regionale ogni due anni.
Il coordinamento ha esplicitato l’apprezzamento per la continuità degli impegni e la disponibilità del livello politico alle opportunità di prosecuzione del dialogo e della interlocuzione con chi rappresenta il mondo della scuola, in particolare la disponibilità a promuovere ulteriori incontri tra Coordinamento e diversi soggetti a partire dalle cabine di regia impegnate sia sulle Indicazioni per il Curricolo che sulle Sezioni Primavera presso il ministero; sulla disponibilità ad individuare forme di collegamento fra le azioni che questo ministero ha previsto (scuole aperte, commissione matematico – scientifica etc.) ed il sostegno allo sviluppo della scuola dell’infanzia; in questo ambito va ripresa la riflessione sugli standard di qualità e funzionamento, per i quali risulta comunque decisivo il livello regionale. Sulle Indicazioni per il curricolo si concorda sulla necessità di individuare supporti coerenti, originalità sul terreno della formazione, non solo piattaforme – rapporti con le associazioni ma soprattutto alimentare la ricerca, che è proprio nel compito professionale di tutti i docenti.