FLC CGIL Campania: Dimensionamento  2012/2013

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FLC CGIL Campania: Dimensionamento  2012/2013

Messaggiodi edscuola » 4 febbraio 2012, 19:39

Dimensionamento  2012/2013

CRONACA DI UNA MORTE  ANNUNCIATA

Deliberato il piano di dimensionamento della rete scolastica della Regione
Campania, restano tanta preoccupazione e l'amaro in bocca.

Quest'anno il percorso che ha segnato la soppressione di circa 140
autonomie, pari al 10% delle istituzioni scolastiche campane, è partito
all'insegna del "si deve fare, perché non si è mai fatto".

Abbiamo chiesto alla politica di sostenere col nuovo Governo la necessità di
rinviare di almeno un anno questo processo di forte modifica della scuola
sui territori, per consentire una ragionata analisi delle specifiche
complessità e problematiche culturali, sociali ed economiche e dei bisogni
della popolazione che caratterizzano la regione Campania e, in generale,
ciascuna regione italiana; ma dobbiamo amaramente constatare che cambia il
Direttore, cambia l'orchestra, ma... la musica, nella filiera della
conoscenza, resta la stessa!

Abbiamo, dunque, condiviso il percorso proposto dall'assessore regionale
che, non accettando logica e numeri della Legge 111/2012, nello spirito del
DPR 233/98 aveva, lo scorso agosto, fissato i parametri numerici a 500 - 900
alunni e indicato nelle linee guida la costituzione di tavoli tecnici, a
vari livelli, costituiti anche dalle parti sociali; a fronte della richiesta
di soppressione di 287 autonomie avanzate dal MIUR, per effetto della Legge
111, ci è sembrato accettabile, benché riduttivo delle valutazioni dei
tavoli comunali e provinciali, il numero fissato dalla Regione a novembre di
soppressione di 87 autonomie.

Abbiamo con preoccupazione registrato, e denunciato, dai territori un
progressivo allontanamento non solo dalla ratio delle linee guida, ma dai
numeri indicati dalla stessa regione, via via accresciuti su spinta
localistica dettata più da esigenze politiche interne ed interessi
particolari, che da necessità effettive della popolazione scolastica.

Conseguenza della Legge di Stabilità e preoccupazione della non assegnazione
di dirigenti a scuole al di sotto dei 600 alunni, è stato un procedere
spesso confuso e non condiviso che ha portato gli EE.LL a rivedere i propri
piani, in molti casi senza confronto, in palese antitesi (vedi Salerno) con
le proposte del tavolo tecnico o riducendo il ruolo provinciale a mera
funzione notarile  di quanto deliberato da Comuni (vedi Napoli).

Il quadro di riferimento sui numeri di autonomie che in Campania si
troveranno il prossimo anno scolastico a non avere dirigente e direttore dei
servizi amministrativi e a subire una forte riduzione di organico ATA è
ancora incerto; ciò che abbiamo più volte e con forza sostenuto è che se la
reggenza di un'Istituzione scolastica è sicuramente non auspicabile, ma da
poter rivedere, la soppressione di un'autonomia non è facilmente rivedibile
l'anno successivo ed è sicuramente da pianificare con attenzione e quadri
certi di riferimento.

L'anno scolastico 2012/2013 si profila un "annus orribilis" per la scuola
campana e viene da chiedere se l'attuale sottosegretario campano, che tanta
esperienza ha acquisito nei vicoli e nei quartieri poveri di Napoli, abbia
ancora il ricordo di ciò che rappresenta la scuola dalle nostre parti o se
non sia del tutto obnubilato dal... PROFUMO del MIUR!

E concludendo: Comuni e Province rispondono al territorio (leggasi spinte
politiche e clientelari) e alla Regione; la Regione e USR rispondono al
MIUR; il MIUR al MEF; il MEF al Governo...... sta' a vedere che la colpa è
di chi vive in questo periodo di crisi, in questo Paese e nel Sud!

Itala Massa

segreteria FLC-CGIL Campania
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