SNADIS: CRISI POLITICA E DANNI COLLATERALI

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SNADIS: CRISI POLITICA E DANNI COLLATERALI

Messaggiodi edscuola » 29 gennaio 2008, 12:30

CRISI POLITICA E DANNI COLLATERALI
Scuola e Dirigenza Scolastica

La “crisi di governo” in cui il nostro Paese si trova in questi giorni,e le modalità con cui la stessa è stata aperta, lasciano fortemente delusi e preoccupati tutti coloro che credono nel valore della democrazia partecipativa. Ci si domanda se l’attuale classe politica e dirigente comprenda che ha il dovere, istituzionale e morale, di provvedere alla stabilità economica e alla migliore qualità di vita del Paese o piuttosto creda di essere stata eletta solo per assegnare a sé stessa privilegi e garanzie, disinteressandosi totalmente dei seri problemi di un popolo a cui ha chiesto, e da cui ha ricevuto, mandato di governo.
La situazione in atto colloca il mondo della scuola nell’incertezza e lascia i Dirigenti Scolastici senza rinnovo contrattuale, in attesa di colmare un divario retributivo con le altre Dirigenze.
Si auspica che la politica riesca a superare rapidamente l’empasse in cui si trova, e assuma precisi impegni finanziari nei confronti del mondo dell’Istruzione, a cui, negli ultimi anni, a prescindere dall’orientamento politico di chi era al governo,è stato chiesto l’ impegno di portare avanti innovazioni e di “metabolizzare” repentine trasformazioni organizzative, senza preoccuparsi di predisporre il giusto contesto e di garantire le condizioni più adeguate affinché ciò potesse avvenire.
Qualsiasi innovazione nel campo educativo, perché abbia successo,va condotta con gradualità, salvaguardando percorsi di continuità, e consentendo la reale e ampia partecipazione delle Istituzioni scolastiche e degli operatori che da queste innovazioni sono chiamati direttamente in causa .

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La scuola pubblica nel nostro Paese, nonostante tutto, riesce ancora a garantire qualità, grazie all’impegno degli operatori e dei Dirigenti Scolastici.
Il Ministro Fioroni, durante la sua legislatura,ha portato avanti numerose iniziative francamente incomprensibili e potenzialmente pericolose.
L’immagine che l’ opinione pubblica si è fatta, durante il ministero di Fioroni, del mondo scolastico, è quella di un contesto in cui i fannulloni (docenti), gli incapaci e gli inetti (dirigenti), a cui incautamente è stato affidato il compito di educare le nuove generazioni, nonostante i “colpi di cacciavite” ministeriali, continuano impunemente a fare danno, ampliando a dismisura fenomeni divenuti vere e proprie piaghe sociali, come il bullismo.

Al ministero di viale Trastevere non è passato mai per la mente che molti dei problemi del mondo dell’istruzione sono dovuti allo scarso prestigio sociale e alla forte demotivazione di categorie di lavoratori chiamati quasi a fare “volontariato” e richiamati perché non operano come dovrebbero!
Riteniamo che il mondo della scuola non sia disponibile a passare per “capro espiatorio” dell’incapacità di chi lo doveva governare, diventando materiale per la peggiore stampa scandalistica e per le iniziative giudiziarie più inutili.
Ricordiamo a tutti coloro che, a vario titolo, si apprestano a candidarsi al governo del Paese, che il rispetto e la stima di una Nazione è direttamente proporzionale al rispetto e alla stima che quella stessa Nazione ha per chi è impegnato a educare le sue giovani generazioni.

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Entrando nello specifico riportiamo, a titolo esemplificativo ,alcune delle
iniziative intraprese dal Ministero di Viale Trastevere :

1. Congrui finanziamenti statali alle scuole paritarie, senza garantire contestualmente adeguate risorse alla scuola pubblica ;

2. Restaurazione degli uffici scolastici provinciali (ex Provveditorati agli Studi) , e sviluppo di comportamenti assolutamente auto- referenziali in tutti quegli uffici ,centrali e periferici ,a cui sembrava fossero stati affidati chiari compiti di supporto e sostegno alle scuole e che, invece, hanno operato senza neppure promuovere quelle Conferenze, provinciali o regionali, necessarie per l’avvio di un confronto costruttivo sulle innovazioni che si intendevano portare avanti ;


3. Numerosi interventi pubblici, supportati dalla emanazione di atti amministrativi, in cui i Dirigenti Scolastici venivano additati quali responsabili unici di tutte le storture interne al mondo dell’istruzione, e causa di molti dei problemi sociali delle giovani generazioni ;

4. Mancata applicazione della previsione contrattuale ( art. 20 CCNL Area V-Dirigenza Scolastica ),relativo alla valutazione dei DS, e contestuale mandato(nella Finanziaria 2007) all’INVALSI –ente di cui ci si domanda l’utilità –di costruire l’ennesimo farraginoso, costosissimo,inutile modello di valutazione dei DS per distribuire ai Dirigenti una retribuzione di risultato assolutamente irrisoria.
Ci viene da pensare che questa “iniziativa” abbia l’unico obiettivo di
procedere a nomine di sottogoverno e di sprecare risorse.

5. Nomina “per chiamata politica” di Ispettori o Dirigenti che si cerca adesso di regolarizzare con l’indizione di un concorso Ispettivo di cui nessuno avverte il bisogno(peraltro nessuno avvertiva il bisogno di tali presenze o si è mai compreso chiaramente a quali singolari compiti fossero stati assegnati).L’emanazione di tale concorso sarà fonte certa di contenzioso, tenuto conto del fatto che gli incarichi ispettivi fanno già parte degli incarichi conferibili ai DS,secondo quanto previsto dal vigente art .11 del CCNL Area V.

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Il nostro appello al mondo politico,in questo particolare momento della vita del Paese,ha lo scopo di chiedere la dovuta attenzione per il mondo della scuola. Diventa pertanto necessario che qualsiasi iniziativa salvaguardi il più possibile il Sistema Scuola,procedendo a percorsi di innovazione graduali e condivisi, rispettando le autonome scelte delle Istituzioni Scolastiche, garantendo,oggi più che mai, il diritto allo studio e la libertà di insegnamento, restituendo dignità e prestigio sociale ai lavoratori del settore, procedendo alla erogazione, senza indugio, degli aumenti contrattuali – previsti nel recente CCNL del personale scolastico sottoscritto a novembre-, e avviando con la massima urgenza, le trattative per il nuovo CCNL dei Dirigenti Scolastici, già scaduto da 2 anni ,prevedendo,già nell’atto di indirizzo le condizioni per realizzare l’equiparazione economica con le altre dirigenze, sulla quale si sono espressi più volte favorevolmente Governo e Parlamento.

IL PRESIDENTE NAZIONALE
Cristina Cascio
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