Ai Sindaci dei Comuni della Provincia di Bari
loro sedi
e p.c. Assessore Provinciale Pubblica Istruzione
dott. Stefano Diperna
Via Spalato,19
- 70121 BARI
diperna.stefano@provincia.ba.it
al Dirigente dell’ Ambito Territoriale per la Provincia di Bari
dott. Giovanni Lacoppola
Via Re David, 178/f
– c.a.p. 70125 BARI
giovanni.lacoppola@istruzione.it
ai coordinatori delle Camere del lavoro comunali
loro sedi
ai Dirigenti scolastici dei Comuni della provincia di Bari
loro sedi
OGGETTO: Riorganizzazione della rete scolastica. Richiesta di moratoria
Ill.mo sig. Sindaco,
in questi giorni l’Amministrazione da Lei presieduta dovrà provvedere a definire gli adempimenti in materia di riorganizzazione delle rete scolastica secondo quanto previsto dall’articolo 19 del decreto legge n. 98 del 6 luglio 2011 e approvato, senza nessuna modifica, dall’art. 19, commi 4 e 5, della Legge di conversione n. 111 del 15 luglio 2011.
Tale norma, se da un lato ha previsto l’abrogazione delle direzioni didattiche e delle scuole medie autonome al fine, pur condivisibile, di favorire la creazione di Istituti Comprensivi, dall’altro, però, modifica sia l’assetto organizzativo che i parametri previsti dall’art. 2, commi 2 e 3, del D.P.R. 18 giugn.o 1998, n. 233 con evidenti riflessi sull’attribuzione dell’autonomia agli istituti comprensivi, al punto che, per mantenere la dignità di istituzione scolastica autonoma, gli istituti comprensivi dovranno essere parametrati sul numero minimo di mille iscrizioni. L’effetto di tale dimensionamento effettuato in chiave puramente ragionieristica, viene ribadito anche dalla Nota 7 ottobre 2011 del Ministero dell’Istruzione con cui si sollecitano gli USR affinché spingano le Regioni e gli EE. LL. a predisporre i Piani di dimensionamento della rete scolastica entro il 31 dicembre 2011.
La stessa nota, tuttavia, non può evitare di ricordare che “l’adempimento conseguente all’attuazione della norma sopracitata si rivela particolarmente delicato perché va ad incidere sulla sfera delle attribuzioni delle Regioni che hanno competenza esclusiva in materia di dimensionamento delle rete scolastica, come ribadito anche dalla sentenza della Corte Costituzionale n. 200/2009”.
Proprio quest’ultimo punto acquista per le scriventi OO. SS. valore dirimente considerato che:
1. cinque grandi regioni, Puglia compresa, hanno già fatto ricorso alla Corte Costituzionale contro l’art.19;
2. su identica materia di contenzioso, già nel 2009 la Corte Costituzionale aveva dato ragione alle regioni ricorrenti ( vedi la sentenza n.200/09 della Corte Costituzionale).
Al riguardo alle scriventi OO.SS. preme sottolineare che:
1. l’istituto comprensivo rappresenta una tappa fondamentale di quella esperienza, specificamente italiana, della scuola di base come progetto fondato su un’idea condivisa di scuola dai 3 ai 14 anni;
2. il blitz dell’art. 19 della Legge 111/2011 impone una generalizzazione dell’istituto comprensivo ma per esclusive ragioni economiche, un modello che funziona bene sui libri contabili del Ministro Tremonti ma che trascura ogni specificità sociale e geografica del territorio;
3. si prefigura la costituzione di Istituti sovraffollati la cui funzionalità didattica appare di dubbia efficacia.
Le scriventi con la presente Le chiedono di collaborare al fine di veder salvaguardati gli interessi di studenti e famiglie a ricevere un’offerta formativa adeguata e, possibilmente, potenziata su tutto il territorio comunale. Vanno evitate, a nostro avviso, le chiusure dei punti di erogazione del servizio e, più in generale, di tutte quelle istituzioni scolastiche che, nel quartiere di riferimento o all’interno della più generale comunità locale, assolvano a un ruolo di promozione
sociale, di prevenzione della devianza, di integrazione sociale e culturale, di contrasto alla dispersione e all’abbandono.
Il dimensionamento della rete scolastica:
1. deve essere frutto di un progetto didattico e formativo che realizzi solide basi pedagogiche perché funzionalmente inserito in un determinato contesto territoriale e sociale.
2. deve salvaguardare i contesti scolastici in cui si svolgano innovative sperimentazioni pedagogico-didattiche, preservati, per quanto possibile, dal rischio di chiusura.
3. è un'operazione che deve comportare la riorganizzazione dei servizi a partire dai trasporti partendo da una conoscenza precisa della distribuzione e delle caratteristiche delle sedi scolastiche nel territorio.
Siamo consapevoli che agli Enti locali viene chiesto, in assenza di ulteriori risorse finanziarie, il delicato compito di continuare a garantire i servizi di supporto alla realizzazione concreta del diritto all’istruzione. Proprio perché in discussione è la stessa tutela di un principio costituzionalmente garantito, posto a presidio delle pari opportunità, le strutture della Camera del Lavoro e le competenze della categoria della Federazione dei Lavoratori della Conoscenza (FLC) della CGIL le chiedono di rinviare ogni procedura di dimensionamento scolastico e di richiedere la conseguente moratoria di un anno almeno.
Cogliendo l’occasione per porgerle cordiali saluti le comunichiamo che la CGIL e la FLC di Bari, attraverso il contributo delle Camere del Lavoro comunali, sono a Sua disposizione per ogni confronto che, in qualsiasi momento, vorrà realizzare al fine di predisporre un’adeguata pianificazione della rete scolastica.
Bari, 21 ottobre 2011
Pino Gesmundo
Segr. gen. Camera del Lavoro di Bari
Claudio Menga
Segr. gen. FLC CGIL Bari