AL COBAS-CUB: RITIRO IMMEDIATO DELLA MANOVRA!

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AL COBAS-CUB: RITIRO IMMEDIATO DELLA MANOVRA!

Messaggiodi edscuola » 31 agosto 2011, 17:48

RITIRO IMMEDIATO DELLA MANOVRA!

I ricchi anche questa volta non pagano. Banche, finanza e padroni hanno ricevuto tutti gli aiuti possibili, li hanno intascati e hanno continuato a fare lo stesso di prima, peggio di prima.
Il 10% delle famiglie si appropria del 45% di tutta la ricchezza del Paese.
Gli interventi su: sanità, fisco, pensioni, benzina, trasporti, tutti diretti a far pagare alle masse popolari.
Una manovra che taglia i trasferimenti agli enti locali, mette in crisi le strutture pubbliche, incrementa le tariffe dei servizi.
Incentiva ulteriormente le privatizzazioni (ben sapendo che un servizio privato costa molto di più di uno gestito direttamente) mentre non si toccano in alcun modo le spese folli come quelle militari o quelle per progettare e realizzare opere inutili e dannose come la TAV e il ponte sullo stretto di Messina.
Sotto la spinta del Ministro Sacconi dopo l’indecente accordo sottoscritto da CISL-UIL – CGIL e Confindustria il 28.06.2011 si interviene pesantemente sui diritti dei lavoratori: si stralcia lo statuto dei lavoratori, si introduce il ricatto del licenziamento SENZA GIUSTA CAUSA, si abrogano le festività scomode per i fascisti vecchi e nuovi, ossia 25 aprile e 1° maggio.
Questo Governo inoltre, non solo si prepara a scippare il TFR ed innalzare ulteriormente l’età pensionabile (non si potranno contare gli anni riscattati di università e servizio militare e bisognerà aspettare 2 anni prima di ricevere il TFR), ma prosegue la sua crociata contro i dipendenti pubblici, confermando il blocco delle assunzioni, il licenziamento dei precari, il blocco fino al 2014 delle retribuzioni e la possibilità di non pagare la 13/a ai dipendenti degli enti pubblici che non rispettano la diminuzione obbligatoria della spesa.

NON POSSONO ESSERCI SCUSANTI
La Confederazione Unitaria di Base (CUB) è impegnata a costruire un percorso di lotta, con al centro un vero Sciopero Generale, con tutte le organizzazioni anticoncertative, per il rovesciamento del modello di sviluppo fondato sulla finanza, competitività e produttività, a favore di un sistema fondato sui beni comuni, la ridistribuzione del reddito e il diritto al lavoro.

In questo percorso di lotta l’A.L.Cobas-Cub promuove per il 6 Settembre alle 9,30 in Piazza Libertà a Varese, un presidio come inizio di una campagna di mobilitazione che deve coinvolgere lavoratori, pensionati, giovani, associazioni, organizzazioni anticoncertative del territorio. Il presidio si sposterà in via XXV Aprile per rendere omaggio alla memoria di chi ha lottato per la liberazione dell’Italia e simbolicamente contrastare chi vuole abolire questa festività.
Alcune organizzazioni sindacali il 6 Settembre hanno indetto uno sciopero di 8 ore.

Pertanto il 6 settembre invitiamo i lavoratori a scioperare e a partecipare al presidio per il ritiro immediato e non parziale dell’intera manovra.

Gli obbiettivi da mettere alla base della lotta

1. Introduzione di una patrimoniale (es. 0,10 %) sui grandi patrimoni che consentirebbe di evitare i tagli ai ceti popolari, di avviare un circolo virtuoso di riduzione del debito e il recupero di risorse per rendere stabili i lavori precari, migliorare le pensioni e fare investimenti.
2. Misure drastiche per contrastare evasione fiscale , corruzione, lavoro in nero, infortuni sul lavoro, merci contraffatte, fatturato delle mafie, truffe alla U.E. per le zone depresse (tutto questo vale circa 400 miliardi annui, 8 volte la manovra)).
3. Taglio delle spese per la guerra revocando l’acquisto dei caccia bombardieri F 35 che hanno un costo di 16 miliardi e eliminare le spese di guerra e quelle militari in genere che ammontano a decine di mld annui.
4. Potenziare la sanità pubblica, eliminare i ticket spostando le risorse oggi utilizzate per il business della sanità privata.
5. Tagliare tutti i veri sprechi nella spesa pubblica, le inutili grandi opere, le consulenze, gli stipendi d'oro le burocrazie politiche inutili, i costi eccessivi della politica e delle clientele.
6. Parità di diritti e tutela per i lavoratori migranti; diritto all’asilo ai rifugiati in fuga dalle guerre, dalla fame e dalle dittature; permesso di soggiorno per chi ha un lavoro.


E’ORA DI METTERE LE MANI NELLE TASCHE DI CHI HA ACCUMULATO RICCHEZZE SPROPOSITATE, DI CHI EVADE IL FISCO ECC., E LE MANETTE AI VERI LADRI.
edscuola
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