CNAFAM: riforma formazione artistica, musicale e coreutica

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CNAFAM: riforma formazione artistica, musicale e coreutica

Messaggiodi edscuola » 5 luglio 2011, 6:13

POTENZIARE L'INDIRIZZO MUSICALE E ISTITUIRE L'INDIRIZZO COREUTICO NELLA SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO:
LA PROPOSTA CNAFAM
“Guardo con favore [...] alla decisione di cominciare a introdurre nelle scuole l'educazione e la pratica musicale. Il modo di stare al mondo di questi giovani sarà più ricco ed aperto.”
Giorgio Napolitano (dal messaggio di apertura dell'anno scolastico 2007/2008)


Il Coordinamento Nazionale Formazione Artistica, Musicale e Coreutica (CNAFAM) si propone di vigilare ed intervenire sul delicato processo, in pieno svolgimento, di riforma della formazione artistica, musicale e coreutica italiana, sia per quanto riguarda la scuola di base sia per quanto riguarda l'Alta formazione (AFAM), elevata al livello universitario dalla legge 508/1999.

Il primo degli obiettivi dell'azione del CNAFAM è promuovere l’istituzione e la diffusione di un percorso rigoroso e completo ad indirizzo artistico, musicale e coreutico nella scuola di base, adeguato agli standard qualitativi assicurati finora dalle Istituzioni AFAM.
In particolare, con l'istituzione del liceo musicale e coreutico e la riforma AFAM, i corsi ad indirizzo nella scuola secondaria di primo grado divengono la sede primaria della formazione strumentale e coreutica di base.
Il nostro Coordinamento ha pertanto elaborato una proposta di Decreto Ministeriale che ha l'obiettivo di potenziare l'indirizzo musicale nella scuola secondaria di I grado, ed istituire l'indirizzo coreutico.
La proposta di DM vuole:
1. diffondere l'indirizzo musicale in almeno una scuola secondaria di I grado su due;
2. istituire l'indirizzo coreutico in almeno una scuola secondaria di I grado per provincia;
3. assicurare unitarietà e coerenza all'intero percorso di formazione musicale e coreutica, attraverso il convenzionamento in rete con le Istituzioni AFAM, i licei musicali e coreutici, le scuole primarie sedi di corsi di pratica musicale;
4. garantire un elevato standard qualitativo d'insegnamento, attraverso una revisione della tabella di valutazione dei titoli artistico-professionali;
5. evitare lo scadere dei corsi in mero e velleitario "laboratorio", stabilendo con maggiore precisione il tetto massimo degli allievi, l'articolazione oraria, i programmi d'insegnamento e d'esame;
6. dare maggiore flessibilità al sistema, consentendo l’attivazione di ulteriori e diversi insegnamenti, anche singoli, oltre a quelli iniziali.
7. costituire un apposito comitato, composto da rappresentanti delle Istituzioni musicali e coreutiche del territorio e dell’Ufficio Scolastico Regionale, cui facciano capo, tra l’altro: la determinazione dei criteri di scelta e la compilazione di apposite graduatorie degli istituti che fanno domanda di attivazione dei corsi; la determinazione degli indirizzi e delle specialità strumentali da attivare; la predisposizione di ulteriori e/o più specifici programmi delle singole discipline, fatti salvi gli obiettivi minimi stabiliti dall’Allegato A.

Domenico Piccichè
Referente Nazionale CNAFAM
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