Decreto sviluppo: emendamenti entro il 6 giugno 2011
Per la Ragioneria dello Stato le immissioni in ruolo retrodatate possono essere previste soltanto per sanare il contenzioso attivato nei tribunali dai ricorrenti. Il Governo deposita una memoria. Ancora un alone di mistero sul numero delle prossime immissioni che non saranno fatte su tutti i posti vacanti e disponibili ma a costo zero.
Alla fine aveva ragione l’Anief che aveva chiesto un emendamento specifico sul tema della retroattività delle nomine e aveva promosso più di 8.000 ricorsi al giudice del lavoro: il Governo risponde ai rilievi mossi dai deputati della V e della VI Commissione con una memoria e una risposta che per la parte specifica della scuola è affidata alla Ragioneria dello Stato.
Le assunzioni si faranno ogni anno, su posti vacanti e disponibili ma non su tutti, in quanto deve essere garantita la neutralità finanziaria del provvedimento al netto dei nuovi tagli previsti dalla legge 133/2008: si metterà, come negli ultimi due anni, nei due bracci della bilancia l’economia di spesa relativa agli alti stipendi non più erogati ai pensionati e le nuove spese per i più bassi stipendi dei neo-assunti; l’ago indicherà il numero degli immessi in ruolo, al di là della normativa comunitaria, di cui, però, non si può impedire l’applicazione da parte dei giudici. Ecco che chi rimarrà escluso dalle prossime assunzioni per il loro numero ridotto e ricorrerà al giudice per richiedere la trasformazione del contratto da tempo determinato a tempo indeterminato potrà essere assunto, comunque, anche in maniera retroattiva per l’anno in corso sempre se abbia prestato servizio per tre anni su posti vacanti e disponibili se richiede la stabilizzazione o se aveva diritto all’inserimento a pettine nel contenzioso seriale avverso il D. M. 42/09.
Pertanto, se non hai ancora aderito al ricorso per la stabilizzazione, ma hai tre anni di servizio affrettati ad aderire ai ricorsi promossi dall’Anief