BASTICO: GOVERNO VUOLE DEMOLIRE LA SCUOLA PUBBLICA

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BASTICO: GOVERNO VUOLE DEMOLIRE LA SCUOLA PUBBLICA

Messaggiodi edscuola » 15 maggio 2011, 12:41

Senato della Repubblica
Ufficio Stampa
Gruppo Pd

SCUOLA: BASTICO, "IL GOVERNO HA UN DISEGNO CHIARO: DEMOLIRE LA SCUOLA PUBBLICA"

Dichiarazione della senatrice del Pd Mariangela Bastico
"Dopo l'attacco di Berlusconi alla scuola pubblica che 'inculca' idee contrarie a quelle delle famiglie, dopo la censura dei libri di testo di sinistra, ora Garagnani propone un tema a lui molto caro, quello della punizione sino all'espulsione degli insegnanti di sinistra. Li vede ovunque, soprattutto in Emilia Romagna, e scatena contro di loro una battaglia di triste memoria". Lo afferma la senatrice del Pd Mariangela Bastico, commentando la proposta dell'onorevole Garagnani. "E' così - continua Bastico - che il centrodestra svela la vera natura del suo attacco contro la scuola pubblica, che vuole demolire in quanto luogo del pluralismo delle idee, delle culture e delle religioni, sia dei docenti che degli studenti, in quanto luogo dell'educazione attraverso il confronto e la valorizzazione delle differenze, in quanto cardine dello stato unitario e democratico". "A Garagnani - aggiunge la parlamentare del Pd - non interessa che il suo progetto di legge, punitivo degli insegnanti di sinistra, sia contro la Costituzione, che garantisce la libertà di insegnamento. Gli interessa fare proclami e screditare la scuola pubblica. Gli attacchi della Carlucci, di Garagnani e della Gelmini sono la manifestazione scomposta di un disegno di demolizione della scuola pubblica, perseguito soprattutto mediante l'impoverimento drammatico della stessa, con i tagli di Tremonti che non sono quindi solo un 'fare cassa', ma sono funzionali a quel disegno".

Roma, 12 maggio 2011
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Pdl Carlucci: ulteriore assalto alla scuola pubblica

Messaggiodi edscuola » 15 maggio 2011, 12:44

Pdl Carlucci: ulteriore assalto alla scuola pubblica

Dopo la proposta Garagnani per la sospensione dei professori politicizzati, ora c’è il pdl Carlucci (parlamentare già nota per il ddl di censura dei “libri di testo di sinistra”), che, sotto il nome di “professionalizzazione degli insegnanti”, propone una serie di norme – peraltro non molto dissimili dal progetto di legge Aprea – sull’albo professionale dei docenti, sul reclutamento e sulla valutazione che, se applicate, costituiscono un profondo cambiamento nella scuola pubblica, verso una sua privatizzazione, proprio perché riducono fortemente il pluralismo culturale e politico, quale valore fondante della scuola pubblica.
La commissione di valutazione, volta ad elargire “premi e castighi” agli insegnanti, non possiede alcun elemento di “terzietà”, ma opera sulla base di imprecisate indicazioni e criteri stabiliti dal Ministro della pubblica istruzione, con l’evidente rischio o intendimento di misurare la fedeltà dei docenti rispetto alle indicazioni del Ministro stesso.
La Carlucci offre un altro tassello al disegno berlusconiano di privatizzazione della scuola: da un lato, Berlusconi e la Gelmini hanno più volte dichiarato la volontà del governo di sostenere il diffondersi della scuola privata, anche attraverso finanziamenti pubblici con i buoni scuola; dall’altro, continuano ad impoverire e denigrare la scuola pubblica, rendendola sempre più debole nell’affrontare il proprio compito educativo.
Ora Carlucci ed Aprea vorrebbero inserire norme che nei fatti costituiscono elementi di privatizzazione all’interno della scuola pubblica.
Riprendendo Piero Calamandrei – “trasformare sudditi in cittadini è un miracolo che solo la scuola può compiere” – è evidente che gli attacchi di Berlusconi, Gelmini, Carlucci e Garagnani sono tutti volti ad impedire che quel miracolo si realizzi.
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