La Mozione Generale approvata dal Congresso Nazionale della FISH di Cagliari del 19 e 20 marzo
Il Congresso della FISH tenuto a Cagliari nei giorni 19 e 20 marzo 2011, tenuto conto del dibattito congressuale e delle istanze emerse, sentita la relazione del Presidente Nazionale Pietro Barbieri, [...] nella quale si evidenzia che:
- la crescente riduzione dei fondi destinati alle politiche sociali, familiari e occupazionali sta non solo impedendo la realizzazione dei Livelli Essenziali delle prestazioni sociali ma porterà in brevissimo tempo all'azzeramento dei diritti fin qui goduti, come progetti per la vita indipendente per tutti, centri diurni ecc.;
- i tagli alla spesa sanitaria e il nuovo Piano sulla Riabilitazione stanno seriamente compromettendo il diritto alla prevenzione, alla cura ed alla riabilitazione con futuri aggravi della spesa pubblica per le spese assistenziali e la neo istituzionalizzazione cui le famiglie delle persone con disabilità grave, non solo intellettiva, andranno incontro con crescenti oneri finanziari a proprio carico;
- i criteri sanitari vengono utilizzati come clava per vessare le persone con disabilità e non per predisporre una vera presa in carico e realizzare il progetto di vita coprogettato dalla persona, o della famiglia o dall'amministratore di sostegno;
- i fenomeni di istituzionalizzazione mai risolti, nonostante le norme e le buone pratiche del Paese, rischiano di finire nel totale disinteresse della comunità nazionale, insieme al fenomeno della coercizione che vìola la dignità umana e si configura come tortura e trattamento inumano;
- i tagli indiscriminati alla spesa per l'istruzione statale con conseguente sovraffollamento delle classi stanno determinando forme di concentrazione di soli alunni con disabilità in totale violazione della normativa apparentemente integra sull’inclusione scolastica;
- per supplire alla riduzione della spesa pubblica il Governo propone la retorica del valore del dono che concretamente significa delega delle funzioni pubbliche alla pura beneficenza ed assistenza privata con nessuna garanzia di qualità delle prestazione e di rispetto della dignità e dei diritti delle persone con disabilità.
La APPROVA, rendendola parte integrante della presente mozione e chiede:
per il Piano delle Verifiche delle Invalidità Civili:
- di sospendere l'attuazione della funzione della verifica straordinaria affinché quella ordinaria sia posta a regime;
- di ripristinare la legalità dei criteri concessori dell'indennità di accompagnamento, rivedendo le Linee Guida INPS;
- di praticare accordi obbligati con le Regioni, nel complesso e una ad una, per lo scambio delle banche dati, per la loro informatizzazione sistematica e per determinare il campione per le verifiche straordinarie.
In caso di assenza di risposte la FISH e le Associazioni aderenti si impegnano a forti iniziative pubbliche di protesta la cui natura e modalità è delegata al Consiglio Direttivo Nazionale.
Inoltre impegna la FISH e le Associazioni aderenti in tutte le articolazioni a denunciare con apposita querela l’offesa ricevuta dalla copertina del numero in edicola dal 18 marzo 2011 del settimanale «Panorama»;
per il diritto al lavoro:
- fermo restando il pieno funzionamento dei centri per l'impiego pubblici, dando al CDN [il Consiglio Direttivo Nazionale, N.d.R.] il compito di valutare la prevalenza del pubblico o del privato, bisogna attivare una iniziativa tecnica e politica per trasferire alcuni dei poteri degli attuali centri pubblici per l'impiego non funzionanti a strutture private di qualità in possesso di requisiti professionali idonei a garantire effettivamente la realizzazione di progetti lavorativi personalizzati e "mirati";
per il diritto all'inclusione scolastica:
- chiede a tutti i Parlamentari di far propria una Proposta di Legge della FISH che riprenda i temi trattati nella relazione al fine di assicurare una effettiva attuazione della Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità;
- rinnova e sollecita l'incontro di confronto e chiarimento con il Ministro dell'Istruzione avanzata insieme da FISH e FAND [Federazione Nazionale tra le Associazioni delle Persone con Disabilità, N.d.R.];
per l'accessibilità:
- proporre un Testo alternativo al Testo Unificato predisposto dalle Regioni attuando la Convenzione ONU e cogliendo gli elementi positivi del testo esistente;
- chiede l'emanazione definitiva del Contratto di servizio pubblico RAI con il raggiungimento della quota del 60% della sottotitolazione e il 30% delle audio descrizioni della programmazione televisiva analogica e digitale;
- chiede la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale dei criteri per l'accessibilità dei siti web, contestualmente all'attivazione del Comitato ex Legge 4/2004, ed all'applicazione dell’articolo 5 della stessa legge sui libri di testo;
- sostiene la battaglia della FIADDA [Famiglie Italiane Associate per la Difesa dei Diritti degli Audiolesi, N.d.R.] contro il disegno di legge sul riconoscimento della LIS (Lingua Italiana dei Segni) - quale lingua di una minoranza linguistica costituzionalmente garantita - che produrrà solamente una perdita di autonomia delle persone sorde ed una esplosione dei costi pubblici;
per il Piano sulla Riabilitazione:
- condividere con le organizzazioni degli operatori della riabilitazione, che aderiscono ai principi della FISH, una battaglia - Regione per Regione - affinché il Piano sia depotenziato nei suoi effetti più nefasti;
per la famiglia:
- ferma restando l'esigenza di promuovere iniziative per l'età adulta e per l'autonomia possibile anche per le persone con disabilità intellettiva e relazionale oltre al "dopo di noi", chiedere, nell’istituendo Piano sulla Disabilità ex Legge 18/2009, una particolare iniziativa che vada ad inserirsi nelle politiche generali sulla famiglia e le politiche di conciliazione, a partire dall'esigenza di garantire dei servizi alla persona personalizzati e coprogettati che evitino di trasformare il nucleo familiare in un servizio sociale e garantiscano i diritti ai loro figli;
per la spesa sociale:
- sull'esigibilità bisogna sfidare l'idea, saldamente radicata nei Governi centrale e regionali, secondo la quale i diritti sociali non sono esigibili anche se costituiscono il nucleo essenziale di diritti costituzionalmente garantiti, come costantemente riaffermato dalla Corte Costituzionale. Va agita una campagna di ricorsi giuridici che produca lo stesso effetto di quello ottenuto per l'inclusione scolastica;
- inoltre impegna la Federazione e le Associazioni aderenti a realizzare nelle prossime settimane una manifestazione nazionale d'intesa con altre organizzazioni e forze della società civile contro i tagli indiscriminati delle politiche sociali.