PROGETTI REGIONALI SCUOLE STATALI: DIETROFRONT DELLA REGIONE CHE CONTRADDICE LE INTESE STIPULATE.
La CGIL Confederale e la FLC della Campania sono fortemente in disaccordo sulle modalità con cui la Regione Campania intende realizzare gli interventi progettuali nelle scuole statali, così come illustrate nella Conferenza di servizio del 16 novembre 2010, per due motivi:
1. Questioni di metodo. Dal 6 settembre la Regione aveva avviato una interlocuzione con le Organizzazioni Sindacali, che aveva portato alla condivisione di una proposta complessiva di cui, con un tavolo tecnico che ormai stava concludendo i suoi lavori, si stavano costruendo i percorsi per la realizzazione. Ora si viene a conoscenza, direttamente da quanto esposto nella Conferenza del 16 novembre, della nuove decisioni della Regione Campania, che si discostano ampiamente da quelle concordate, senza alcuna riunione preventiva nella quale fosse ufficializzato, motivato ed eventualmente discusso il “dietrofront” della Regione;
2. Questioni di merito. L’intesa prevedeva:
- ampliamento dell’offerta formativa e contemporanea tutela del lavoro;
- impegno del personale docente ed ATA di tutti gli ordini di scuola, di tutti i profili professionali e classi di concorso;
- individuazione degli interessati nel rigoroso rispetto delle graduatorie provinciali del personale precario della scuola;
- contratto di lavoro subordinato a tempo determinato;
- retribuzione mensile proporzionata al numero delle ore lavorate nel rispetto del Contratto nazionale del Comparto scuola;
- impegno superiore ai sei mesi.
Di fatto, la Regione cancella tutto ciò, proponendo misure puramente assistenziali (3.000 euro lordi una tantum con contratto di prestazione d’opera).
In conclusione, la CGIL e la FLC della Campania denunciano la gravità delle scelte della giunta Caldoro, le quali non danno le necessarie risposte né ai lavoratori della scuola espulsi dal lavoro, né all’esigenza dell’ampliamento dell’offerta formativa delle scuole campane, in linea con le politiche scolastiche del governo nazionale che continuano ad impoverire la rete scolastica pubblica e a falcidiare l’occupazione, in particolare nel Mezzogiorno d’Italia.
Pertanto, la CGIL ritiene urgente la riconvocazione delle Organizzazioni Sindacali, per ridefinire il percorso dei progetti regionali prima del loro avvio e per approfondire ulteriori percorsi di sostegno all’attività formativa nelle scuole della Campania.