Mercoledì 25 agosto 2010, nell’ambito del “Meeting dell’amicizia dei popoli” di Rimini, Di.S.A.L. (Associazione professionale di dirigenti scolastici), in collaborazione con A.D.I. (Associazione professionale di docenti), promuove un workshop di libero dialogo sul tema: “C’è un futuro per la scuola italiana ? La scuola e i giovani nel Rapporto Istat 2010”
Durante l’incontro Alessandra Ricciardi, giornalista di Italia Oggi intervisterà Norberto Bottani, analista dei sistemi di istruzione, tra i maggiori conoscitori della scuola europea.
La decadenza del nostro sistema di istruzione/formazione non può non interrogarci seriamente rispetto al nostro futuro: con oltre 1 milione di giovani tra i 15 e i 24 anni che dichiara di non aver letto neanche un libro o di non aver mai utilizzato il computer; con il ritorno a percentuali significative di bocciati e dispersi; con poco più di 2 milioni di giovani tra i 15–29 anni (la “Neet” generazione) che non lavora e non studia.
Domina attorno a loro una cultura economicistica o pragmatica, quando non vuota di umanità e passioni, spesso incapace di appassionare a futuri progetti di vita.
Districandosi nella grave crisi descritta dai Rapporti ISTAT degli ultimi due anni, la scuola italiana ha urgenza di ri-partire dai bisogni reali e dai desideri delle persone, vere anime delle scelte istituzionali e politiche, così come di quelle della normale vita delle comunità scolastiche. Occorre, cioè, guardare al futuro della scuola a partire dalla concretezza delle persone.
L’incontro vuole collaborare a ricostruire un reale dialogo tra tutti coloro che sono interessati a questo futuro; vuole essere l’inizio di un dialogo oltre gli steccati della politica e dell’ideologia, per scelte dove studenti, docenti, famiglie e realtà locali non siano strumenti per finalità diverse, ma protagonisti dei propri percorsi formativi..
Specie di fronte al rischio che anche i recenti cambiamenti non incidano nella sostanza della preparazione dei giovani, questo è il momento del coraggio e del sacrificio, a partire dalle responsabilità che molte forze positive presenti nelle scuole, nelle comunità locali e nelle imprese già si assumono.
Evidentemente, nella brevità di un incontro, non sarà possibile addentrarsi in risposte articolate, d’altra parte descritte nel Manifesto “Una scuola che parla al futuro”.
Si tratta quindi di iniziare a ritrovare un terreno comune di problemi da affrontare, di quesiti ai quali urgentemente rispondere.
Saranno presenti presidi di scuole statali e non statali ed operatori delle Amministrazioni Scolastiche e Locali, Regionali e Provinciali.