Con l'ennesimo voto di fiducia il Senato ha approvato la manovra Tremonti, che ora dovrà passare - con un altro già annunciato voto di fiducia - alla Camera. Il governo fa ricorso alla fiducia non per superare gli emendamenti o l’eventuale ostruzionismo della opposizione (che si era peraltro impegnata a ridurre gli emendamenti ad un numero minimo), ma per tenere compatta in modo coatto la maggioranza, sempre più divisa e allo sbando.
Il PD ritiene che la manovra – pure necessaria, anche nella sua entità - sia debole, assolutamente inadeguata per affrontare in modo strutturale i nodi della crisi e per costruire futuro, e soprattutto profondamente ingiusta. Il Partito Democratico con un intenso impegno in Commissione (oltre 90 ore di discussione e votazioni nel silenzio pressoché totale del governo e della maggioranza) ha presentato emendamenti volti a migliorare la manovra per renderla più giusta, attraverso la tassazione delle rendite finanziarie e dei grandi patrimoni, e volta a sostenere l'occupazione soprattutto delle donne e dei giovani, meno vessatoria verso scuola, università e disabili.
Personalmente ho concentrato il mio impegno parlamentare per rendere più equamente distribuiti i sacrifici, per alleggerire l'eccessivo peso sul personale della scuola e per migliorare la normativa sui disabili. Qualche risultato è stato ottenuto, soprattutto a favore dei disabili, anche per la grande mobilitazione delle loro associazioni.
Un emendamento approvato dalla maggioranza nell'ultima notte dei lavori in Commissione introduce in una manovra di tagli, fortemente punitiva nei confronti dei sistemi educativi, un inaccettabile investimento di 20 milioni di euro per la formazione militare dei giovani, il cosiddetto emendamento "Balilla".
Mentre la manovra Tremonti, unita ai tagli insostenibili della legge 133/09, colpiva in modo pesantissimo la scuola, mettendo ancora più in evidenza il disegno del governo di smantellamento della scuola pubblica, il Ministro Gelmini lanciava la sua campagna sulla meritocrazia, annunciando, dopo l'esperienza degli esami di terza media, test a inizio e fine anno e promettendo premi a favore di coloro che, indipendentemente dalle condizioni di reddito, hanno risultati migliori. Una nuova campagna propagandistica che piega l'utile e necessario strumento della valutazione a spot pubblicitario o, peggio, a occasione per denigrare la scuola pubblica, gli insegnanti e gli studenti.
Da giovedì 22 inizierà la discussione al Senato sul ddl 1905 “Norme in materia di organizzazione delle Università, di personale accademico e reclutamento, nonché delega al Governo per incentivare la qualità e l'efficienza del sistema universitario”, un testo inadeguato, centralistico, scarsamente innovativo, sul quale il PD presenterà significativi emendamenti.