I punti fondamentali della riforma più volte evidenziati, sono riconducibili ad una razionalizzazione del sistema di istruzione superiore tesa a determinare sia una maggiore efficacia dell’azione formativa, soprattutto in termini di competenze acquisite dagli alunni, sia una nuova visione della figura del docente come professionista la cui attività possa essere valutata e quindi riconosciuta in termini retributivi in base al “merito”.Quest’ultimo aspetto costituisce sicuramente un elemento innovativo in una realtà professionale in cui il “merito”, l’impegno e la competenza non sono mai stati valorizzati.Per poter ricoprire un determinato insegnamento è a tutt’oggi necessario il conseguimento dell’abilitazione in una classe di concorso, è l’abilitazione che certifica la competenza e per accedere ad essa è necessaria, nella quasi totalità dei casi, la Laurea. Questo punto fermo del nostro sistema viene messo seriamente in discussione solo per la classe di concorso A042 – Informatica il cui insegnamento è distribuito a docenti di altre discipline (senza reciprocità) e, in molti casi, a docenti non laureati, e comunque non in possesso dellaspecifica abilitazione. Questa scelta, oltre a compromettere uno degli aspetti piùsignificativi della riforma in atto, costituisce un’evidente disparità di trattamento nei confronti dei docenti di informatica, di ruolo e “precari”, e preclude la possibilità di accessoall’insegnamento dell’informatica a giovani laureati in questa disciplina, impoverendoulteriormente la scuola in un settore strategico. I profili di competenza caratteristici dei Licei (analisi, sintesi, raccordi interdisciplinari) edegli Istituti Tecnici Economici e Tecnologici (che integrano metodo scientifico e “saperi” tecnologici) NON consentono in nessun caso una visione dell’insegnamentodell’Informatica come puro e semplice “fare”, né tantomeno come “spazio libero”adoperato per risolvere i problemi di esubero di altre classi di concorso. I nostri giovani utilizzano le Tecnologie nel loro quotidiano con grande dimestichezza e non hanno bisogno di alcuna “alfabetizzazione” né tanto meno di imparare ad “usare il computer”, quello di cui necessitano è imparare a selezionare, organizzare, estrarre, presentare e codificare informazioni perché è questo che si intende per uso “consapevole” delle Tecnologie, che non può dunque prescindere dai fondamenti logico-algoritmici delladisciplina. La capacità di sistematizzare un problema, individuarne e valutarne le
soluzioni, rappresentare le stesse in modo appropriato anche attraverso l’utilizzo di software specifici. È questo che rende possibile sfruttare appieno le potenzialità dellostrumento “computer”. Il Coordinamento docenti di Informatica NON è collegato ad alcun partito politico o organizzazione sindacale ma è formato esclusivamente da Docenti di Informatica che hanno a cuore la diffusione delle competenze informatiche, fondamentali in una società in cui le tecnologie sono presenti in modo così pervasivo.