Il consiglio di Stato ha pubblicato ieri il parere favorevole al nuovo Regolamento sulle modalità della formazione iniziale degli insegnanti della scuola di ogni ordine e grado. Ha tuttavia ribadito le perplessità espresse nel parere sospensivo emesso lo scorso febbraio con il quale chiedeva al Ministero dell'Istruzione in fase transitoria di tener conto, tra i criteri stabiliti per l'accesso al nuovo percorso abilitante denominato TFA (Tirocinio Formativo Attivo), dell'esperienza maturata dagli insegnanti che,pur privi di abilitazione, hanno prestato servizio pluriennale in forma precaria nelle varie istituzioni scolastiche.
Rispetto all'impossibilità riferita dal Ministero di prevedere un accesso automatico di questi docenti al TFA, il Consiglio di Stato ha dichiarato che un più favorevole trattamento dei precari in questione, nella fase di passaggio dal vecchio al nuovo ordinamento, non avrebbe determinato una disparità giuridicamente rilevante, e ha fornito una dettagliata spiegazione a dimostrazione dell'infondatezza delle ragioni apposte dal Ministero al rifiuto di accogliere su questo punto l'osservazione contenuta nel precedente parere, ritenendole non del tutto persuasive.
L'ADIDA che aveva provveduto ad informare, con appositi testi condivisi e sottoscritti da migliaia di cittadini, sia il Consiglio di Stato che il Ministero dell'Istruzione dei gravi rischi per la continuità occupazionale di questi docenti, rileva quindi ancora una volta l'indifferenza dimostrata da quest'ultimo verso una soluzione positiva del problema.
Si informa infatti che, qualora il testo venisse approvato nella forma attuale, dal 2013 i titoli di studio di molti docenti, con esperienza di servizio pluriennale, non potranno valere in alcun modo non solo per continuare ad insegnare ma neanche per accedere alle prove preselettive per i nuovi corsi abilitanti e soltanto per il primo ciclo del TFA sarà possibile una loro partecipazione alle preselezioni, senza alcun vantaggio e seguendo l'iter previsto da qualsiasi altro laureato.
E' evidente a queste condizioni l'irresponsabile scelta di gettare nella disperazione di una sicura disoccupazione migliaia di lavoratori della scuola che hanno comunque acquisito in quest anni competenze e professionalità nel settore.
Si invitano quindi tutte le associazioni sindacali e di categoria, nonchè l'intera società civile a reagire, nell'imminenza di una simile disastrosa evenienza, contribuendo a sensibilizzare il Governo e le istituzioni per una seria riflessione sul provvedimento ancora in via di approvazione, alla luce delle conseguenze appena descritte.
ADIDA (Associazione Docenti Invisibili Da Abilitare)