Precariato: TAR commissaria MIUR sul pettine
Accolta l'ottemperanza voluta dall'ANIEF. Entro 30 giorni i ricorrenti entrano a pettine secondo il proprio punteggio.
MIUR condannato alle spese per elusione dell'ordinanza cautelare e violazione della Costituzione. Continuano i preparativi per la manifestazione del 20 ottobre a Roma (invio adesione entro il 13 a manifestazione2009@anief.net) e per i ricorsi per l'immissione in ruolo (sc. 15 ottobre) e per l'inserimento nelle graduatorie distrettuali (sc. 20 ottobre)
Accolta dai giudici della terza sezione del Tar Lazio il 9 ottobre 2009 l'ordinanza di ottemperanza n. 4581, ottenuta dagli avv. Ganci e Miceli, per conto dei ricorrenti ANIEF (n. 3737), non soddisfatti della nota che li immetteva con riserva, sul primo dei ricorsi relativi all'inserimento a pettine, prima che il Ministro Gelmini corra ai ripari con un emendamento al D.L. 134/09. Sebbene l'avvocatura dello Stato si sia difesa affermando che il MIUR aveva ottemperato inserendo con riserva a pettine i ricorrenti e che avrebbe regolato la questione per via legislativa, i giudici hanno sposato la linea difensiva dei legali dell'ANIEF che avevano denunciato l'elusione dell'ordinanza cautelare. Così nel testo dell'ordinanza si legge "Considerato che l'istanza per esecuzione di ordinanza cautelare appare fondata sotto il dedotto profilo dello sviamento di potere per elusione della misura cautelare accordata dalla Sezione con decisione cautelare n.
2573/2009;
Atteso infatti che, in applicazione dei principi costituzionali di effettività della tutela giurisdizionale affermati dagli artt. 24 e 113 della Costituzione, l'amministrazione scolastica era (ed è) tenuta a dare tempestiva e puntuale esecuzione alla precitata decisione cautelare, anche nella considerazione che il gravame interposto dall'amministrazione medesima su analoghe decisioni cautelari emesse dalla Sezione è stato disatteso dal giudice d'appello (cfr. ordd.ze CdS, VI, nn. 4769, 4736, 1525 e 1524 del 2009); Considerato, alla stregua di quanto precede, che tutte le attività poste successivamente all'adozione della misura cautelare, in quanto poste in dichiarata violazione di quest'ultima, devono ritenersi tamquam non essent; Considerato che l'inesistenza di dette attività includono in primis la nota prot. n. A00 DGEPER.09/10171/B/2 del 7 luglio 2009 diretta agli Uffici Scolastici regionali e periferici, con la quale il MIUR sostanzialmente invita questi ultimi a non ottemperare al provvedimento giudiziale, e in secundis, in via mediata, le graduatorie predisposte dagli Uffici in base ai criteri elusivi rivenienti dall'anzidetta nota ministeriale; Considerato che il comportamento processuale del Ministero resistente giustifica la condanna di quest'ultimo al pagamento delle spese di lite, limitatamente a questa fase dei giudizio, nella misura indicata in dispositivo; P.Q.M.
Accoglie l'istanza di esecuzione dell'ordinanza cautelare di cui in premessa e, per l'effetto, così dispone:
a.- assegna il termine di gg. 30 (trenta), decorrente dalla comunicazione e/o notificazione della presente decisione, entro il quale l'amministrazione soccombente dovrà dare puntuale esecuzione all'ordinanza medesima mediante istruzioni agli uffici scolastici periferici di disporre l'inserimento "a pettine" dei ricorrenti nelle graduatorie provinciali di cui all'art. 1, comma 11, del d.m. n. 42 dell'8 aprile 2009, inserendoli nella fascia d'appartenenza e con il punteggio acquisito e aggiornato nella graduatoria provinciale di attuale iscrizione;
b.- in caso di non ottemperanza alla esecuzione della presente ordinanza collegiale, nomina sin da ora un commissario ad actus nella persona del dr.
Luciano Cannerozzi de Grazia, dirigente generale della Funzione Pubblica, il quale - decorso vanamente l'indicato termine di trenta giorni - provvederà in via sostituiva ad adempiere al dictum giudiziale secondo le modalità enunciate al precedente p. a.-, predisponendo in proposito apposita relazione sulle attività svolte in esecuzione dell'incarico, anche ai fini della liquidazione del compenso che gli verrà corrisposto e che graverà sul bilancio dell'amministrazione inadempiente;
c.- condanna quest'ultima al pagamento in favore dei ricorrenti delle spese di questa fase cautelare, che vengono liquidate in complessive euro 5.000,00 (euro cinquemila/00) oltre IVA e CPA come per legge.
La presente ordinanza sarà eseguita dall'Amministrazione ed è depositata presso la segreteria del tribunale che provvederà a darne comunicazione alle parti."
Si attendono ora anche le altre udienze per gli altri ricorsi, la cui calendarizzazione è stata rallentata dalla mole di ruoli iscritti al TAR Lazio. Pertanto l'ANIEF continua con decisione l'organizzazione della Manifestazione del 20 ottobre a Roma, Largo Bernardino da Feltre, nei pressi del MIUR, (bus gratuiti per raggiungere la capitale) mentre dal 19 ottobre il D.L. salva-precari sarà discusso in aula insieme agli eventuali emendamenti del Governo e dei Deputati, prima della probabile questione di fiducia. Il destino di migliaia di precari si giocherà in quei pochi due/tre giorni. Il MIUR vorrebbe mettere un bavaglio ai giudici, ma dovrà ascoltare la voce della piazza.
La giustizia ancora vige nei tribunali, speriamo che il Parlamento non intervenga perchè, altrimenti, dovrà intervenire il giudice delle leggi, la corte costituzionale per mettere la parola fine.