“Facebook” anche in latino: il commento dell’AESPI
E’ di questi giorni la notizia che da oggi “facebook”, la rete di comunicazione sociale più difusa al mondo, parla anche latino, cioè che il latino potrà venire impostato come linguaggio del proprio profilo.
L’AESPI, associazione professionale di insegnanti che da tempo ha fatto dell’importanza del latino e della diffusione del suo studio uno dei propri cavalli di battaglia, non può che accogliere con entusiasmo la notizia: essa, oltretutto, mostra una singolare consonanza con le tesi sostenute in un articolato documento, sottoposto al Ministro Gelmini e diffuso nei mesi scorsi, nel quale AESPI, CNADSI e diverse altre prestigiose associazioni chiedevano il mantenimento o l’inserimento dello studio del latino in tutti i licei e la sua introduzione nelle scuole medie inferiori.
Infatti, mentre i responsabili della rete dichiarano sul “Facebook blog” che “da oggi il latino torna in vita su Facebook”, il documento anticipava questa affermazione, asserendo motivatamente che “il latino non è una lingua morta e non può considerarsi lingua morta”.
Al riguardo, il Presidente Nazionale dell’AESPI, Prof. Angelo Ruggiero, ha dichiarato: “Si conferma pienamente la definizione da noi data nel nostro documento del latino cone lingua fondamentale di Roma e dell’Unione Europea. Queste tesi erano state sostenute da noi in un grande Convegno a Roma il febbraio scorso”. Gli fa eco il responsabile dell’AESPI per iol Lazio, Prof. Andrea Bottone: “il prossimo appuntamento è a Roma, in Campidoglio, alle prossime idi di marzo, per il Convegno di formazione per docenti sul tema Il latino e le scxienze”