Prot. n. 6/9 sg
Lì, 06/09/2009
Oggetto: Il sindacato SAB prosegue lo stato di agitazione presidiando tutte le operazioni di nomina nella provincia di Cosenza fortemente penalizzata dai tagli di posti.
Il sindacato SAB, anche alla luce delle proposte governative che si vogliono adottare a salvaguardia del personale scolastico precario, continua lo stato di agitazione presidiando tutte le operazioni di nomina posti in calendario dall’USP di Cosenza nei prossimi giorni.
Nel merito il SAB, tramite il segretario generale prof. Francesco Sola, evidenzia che i palliativi che il Governo vuole mettere in atto nei confronti del personale scolastico, di fatto già disoccupato dal 1° di settembre, risultano essere una presa in giro in quanto si vuol proporre cose già previste dalle disposizioni vigenti, quale l’indennità di disoccupazione, senza però dire che tale indennità non verrà corrisposta in caso di rinuncia ad una nomina di un solo giorno, vedi scuola dell’infanzia ed ora anche scuola primaria visto che non vi saranno più insegnanti in compresenza da utilizzare per sostituire i colleghi assenti, altro che decreto salva-precari, così i precari vengono definitivamente ammazzati.
In merito alle precedenze assolute che si vogliono riconoscere nelle nomine, qualcuno si è dimenticato che il rapporto di lavoro nella scuola è ormai privatizzato, soggetto al diritto privato, per cui non si possono ledere i diritti di graduatoria già riconosciuti per legge e non si può nominare violando l’ordine di graduatoria già esistente, tranne che non si voglia creare una nuova guerra tra poveri precari per tenerli impegnati, in contenziosi, nei periodi di lunga disoccupazione che si prospettano.
In merito dopo all’idea dell’ampliamento dell’offerta formativa attraverso convenzioni Direttori Generali e Regioni per occupare prioritariamente il personale precario, la storia insegna come tali convenzioni siano state utilizzate dai dirigenti scolastici, convenzioni che spesso non producono nemmeno punteggio ai fini dell’aggiornamento delle graduatorie.
Il SAB denuncia con forza la grave situazione che si verrà a creare e già posta a base dello stato di agitazione dichiarato che ha portato centinaia di persone a presidiare l’USP di Cosenza il 31 agosto e che i tagli anticipati dal SAB si stanno concretizzando in queste ore con la pubblicazione da parte dell’USP di Cosenza delle prime disponibilità per le nomine; se in altre province i posti si sono dimezzati qui, a Cosenza, si sono ridotti al lumicino, solo spezzoncini come contentino che non permettono dopo nemmeno un eventuale completamento per incrementare lo stipendio.
A questo il SAB aggiunge lo scempio che si sta registrando nelle operazioni di assegnazione e utilizzazioni dei docenti di ruolo, prime vittime dei tagli, da parte dell’USP di Cosenza, in particolare nella scuola primaria, dov’è stato calpestato il diritto delle precedenze dei docenti con figli disabili gravi e lavoratrici-madre a beneficio di altri, magari senza nessuna precedenza, per l’impreparazione degli addetti e degli aiutanti sindacalisti che continuano a dimostrare di disconoscere le leggi e i contratti che regolamentano le operazioni di mobilità annuale.
Il SAB ha già patrocinato centinaia di reclami che se non troveranno accoglimento, nelle more del prosieguo del contenzioso, saranno resi pubblici al fine di far conoscere il modo di operare di alcuni settori dell’USP di Cosenza.
Prof. Francesco SOLA
Segretario Generale SAB