GILDA: Comunicato 29 luglio 2009

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GILDA: Comunicato 29 luglio 2009

Messaggiodi edscuola » 31 luglio 2009, 8:18

PRECARI: DAL GOVERNO SOLO PROMESSE SUI CONTRATTI DI SOLIDARIETA’

“Il Governo non rispetta gli impegni: ha soltanto illuso le migliaia di colleghi che da anni attendono la stabilizzazione, promettendo una ‘boccata di ossigeno’ che non è ancora arrivata e che, considerato il silenzio del ministero dell’Economia, probabilmente non arriverà mai”. È quanto dichiara Maria Domenica Di Patre, vice coordinatrice nazionale della Gilda degli Insegnanti, in merito alla drammatica situazione dei docenti precari per i quali il Governo si era impegnato a varare un decreto con cui assegnare contratti di solidarietà ai titolari di una cattedra annuale. Una misura che, denuncia la Gilda, non è stata ancora attuata e su cui il ministro Tremonti tace.



“Più passa il tempo – afferma Di Patre – e più si riducono le possibilità che questo decreto passi. E intanto tra i precari crescono la rabbia e lo sconforto. Inoltre – sottolinea la vice coordinatrice della Gilda – restano ancora senza risposta 25mila immissioni in ruolo da effettuare tra il corpo docente e l’organico Ata”.



Nel mirino della Gilda, anche la vicenda dei mille posti in più che, inspiegabilmente, sono stati recuperati a Milano: “Una manovra in netta controtendenza rispetto a quanto sta accadendo nel resto del Paese e, soprattutto nelle regioni meridionali, – commenta Di Patre - e che denota una grave disparità di trattamento tra il Nord, ancora una volta avvantaggiato rispetto al Sud, e il Mezzogiorno sempre più depredato”.



“La Gilda degli Insegnanti – sottolinea Di Patre – esprime forte preoccupazione per il futuro dei precari e per le condizioni disastrose in cui comincerà il prossimo anno scolastico. A settembre le scuole si ritroveranno nel caos perché i 42mila tagli previsti dal ministero dell’Istruzione saranno tutti attivati. Forse, con le risorse sottratte alla scuola, il Governo riuscirà a pagare gli stipendi dei militari impegnati in Afghanistan, ma si tratterà di una scelta miope – conclude la vice coordinatrice della Gilda – testimonianza dello scarso impegno a investire in un settore come quello dell’istruzione che, invece, riveste un ruolo fondamentale per la crescita civile e culturale di tutto il Paese”.
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