ANIEF: Comunicato 21 giugno 2009

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ANIEF: Comunicato 21 giugno 2009

Messaggiodi edscuola » 21 giugno 2009, 18:39

NON E’ TEMPO DI TACERE

A dieci anni dalla legge 508 finalmente il Ministero dell’Istruzione il 12 giugno in Consiglio dei Ministri approva, unitamente alla riforma delle scuole secondarie superiori, la nascita del liceo musicale-coreutico.
Abbiamo raccolto diverse opinioni e verificato le reazioni che tale delicato passaggio ha scatenato.
E’ NECESSARIO CONFRONTARCI SERIAMENTE E COSTRUTTIVAMENTE PER
ESSERE PARTE IN CAUSA IN QUESTO PROCESSO.
Abbiamo la responsabilità di essere consapevoli dei rischi ma anche della necessità di riordino dell’intero comparto, come docenti, come studenti, come istituzioni, per chiedere al legislatore la più grande trasparenza progettuale possibile e il più forte impegno nella sistemazione di un settore con grandi potenzialità ma colpevolmente trascurato da troppe legislature.
Così come delineato, il regolamento per la riforma della scuola secondaria del Ministro Gelmini, rispetto al liceo musicale appare soluzione ambigua, volto a uno stringente ridimensionamento della didattica strumentale, piuttosto che al rilancio di un settore che dovrebbe tornare a confrontarsi con gli altri paesi europei.

 Come è possibile creare licei musicali dal nulla, e a costo zero per le casse dello Stato?
 La possibilità di istituzionalizzare le convenzioni con i conservatori non è la scorciatoia per far sì che questi ultimi diventino definitivamente licei musicali? Peraltro annessi ad altri licei?
 In un paese come il nostro 40 licei musicali-sezioni, (così come previsti), non vanno a ledere il diritto allo studio di tanti giovani sul nostro territorio?
 L’ambiguità tra liceo musicale e sezione musicale in altra scuola superiore non è accettabile, saranno coperte tutte le classi di strumento per ogni liceo?
 Per ciò che riguarda il reclutamento dei docenti come si intende procedere? Dovremo continuare a organizzare nuovi corsi abilitanti di docenti perennemente in formazione, super-specializzati ma disoccupati?

Se si voleva creare uno stretto collo di bottiglia lo si è fatto con dovizia e puntigliosità; chiediamo a tutti i docenti, agli studenti, ai direttori dei conservatori, alle associazioni, agli altri sindacati di categoria, ai deputati ai senatori e ai musicisti tutti, di unirsi e di impegnarsi in una battaglia che vede la nostra professionalità a rischio di mutilazione definitiva.
Se si dice di voler rilanciare un settore si valutino gli errori e gli sprechi, si razionalizzi l’offerta sul territorio ma offrendo percorsi didattici coerenti e completi, ascoltando tutte le parti in causa, non sottovalutando la richiesta delle istituzioni scolastiche, delle famiglie e di tutti quei giovani che vedono nelle varie professioni della musica una possibilità di progettazione del proprio futuro.
Chiediamo a tutti di rimanere vigili ed aggiornati; dobbiamo unire la nostra voce a quella di tutti coloro che credono si sia imboccata una strada sbagliata.
edscuola
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