SNALS-CONFSAL: legittime le preoccupazioni del Presidente Fini.
La scuola sia luogo di istruzione e formazione per tutti
Roma, 5 maggio. Trova solidarietà nello SNALS-CONFSAL, il maggior sindacato autonomo della scuola, l’iniziativa del presidente della Camera dei Deputati Gianfranco Fini di scrivere al ministro Maroni per esprimere la propria contrarietà a un emendamento - presentato all’interno del decreto sulla sicurezza - che nega la frequenza scolastica ai figli degli immigrati clandestini.
“Lo SNALS-CONFSAL - ha dichiarato il segretario generale Marco Paolo Nigi – condivide l’iniziativa di Fini, perché è compito della scuola pubblica garantire istruzione e formazione a tutte le persone presenti sul territorio della Repubblica”.
“Non è possibile - ha continuato Nigi – pretendere, all’atto delle iscrizioni a scuola, la presentazione di documenti che legittimino la presenza sul territorio di cittadini stranieri. E’ un compito che compete alle forze di polizia”.
“La scuola - ha concluso Nigi - in applicazione non solo della Costituzione ma anche delle Carte internazionali sui diritti dell’uomo e del bambino deve assicurare istruzione e formazione a tutte le persone. Anche in questa logica lo SNALS e la CONFSAL, la confederazione cui lo Snals aderisce, sono protagonisti di un’iniziativa pluriennale di sperimentazione in diverse scuole italiane, denominata Progetto Equal, che ha come finalità l’ “inclusione” di tutti i ragazzi, anche quelli appartenenti a culture ed etnie diverse”.