DiSAL al Ministro Gelmini: più fiducia nei dirigenti e docenti
DiSAL si presenta oggi al primo incontro con il Ministro Gelmini dall’inizio del suo mandato, con le Associazioni professionali dei dirigenti e docenti della scuola, chiedendo più fiducia da parte del Ministro verso quei dirigenti e docenti che nelle scuole esercitano con serietà e dedizione la loro professione, nonostante i gravi ostacoli istituzionali e sindacali, oltre alle carenze di riconoscimento della loro azione professionale.
Durante l’incontro, convocato per le 16 presso il Ministero dell’Università all’Eur, verranno presentente le linee di attuazione dei Regolamenti predisposti per il riordino dei cicli e la bozza della Commissione Israel per la riforma della formazione iniziale dei docenti, tutt’oggi sconosciuta salvo indiscrezioni della stampa di ieri.
Al Ministro DiSAL chiederà:
- che il confronto con le associazioni professionali che rappresentano la scuola reale venga reso stabile con l’istituzione con DPR di un Forum permanete come avviene per gli studenti e i genitori;
- che il Ministero apra, sulle riforme, un ampio dibattito nelle scuole, con la circolazione di proposte e documenti, coinvolgendo la parte migliore di docenti e dirigenti, non certo rappresentata da chi usa la scuola come strumento di azione politica o battaglie ideologico o corporative;
- che si convochino urgentemente gruppi di lavoro per migliorare le bozze di Regolamenti di riordino del secondo ciclo, approfittando del poco tempo rimasto fino al 24 giugno, per recuperare le parti migliori della riforma Moratti e rispondere all’urgente necessità di una riforma della scuola secondaria superiore secondo i principi dell’autonomia, della qualità culturale, della libertà educativa e del legame con il tessuto sociale ed economico.
- che venga ritirata e riscritta (unitamente ai rappresentanti della scuola reale) la bozza della commissione Israel sulla riforma della formazione dei docenti. Il testo è privo di realismo e assolutamente lontano dai veri bisogni di quella che, dopo l’autonomia, è la più importante riforma della scuola. Dalla proposta, scritta solo da universitari e funzionari, è esclusa tutta la realtà della scuola, vero banco di prova di ogni professione educativa. Viene trascurato completamente il ruolo del dirigente scolastico nel percorso di formazione e valutazione dei docenti. E’ assente ogni riferimento all’utenza. Non è possibile accettare (anche confrontandosi seriamente con l’Europa) il tentativo di alcuni universitari di sottoporre completante all’ambito accademico la formazione dei docenti, di strutturare i percorsi solo sulla base della volontà di conservare posti e cattedre che si perdono con la giusta chiusura delle SISS, di prolungare a dismisura la formazione per la scuola materna ed elementare, di riempire di nozionismo la preparazione, togliendo valore al vero campo dell’esperienza didattico-educativa, luogo di verifica delle capacità di un insegnante di saper rispondere ai reali bisogni educativi dei giovani e delle comunità locali.
DiSAL chiederà inoltre: una forte attenzione alla riforma della formazione iniziale e del reclutamento dei dirigenti scolastici, offrendo al Ministro tutta la propria collaborazione per le numerose e urgenti misure di cui ha bisogno la scuola. DiSAL si augura che dall’ascolto di queste proposte e dall’incontro di oggi possa riprndere unclima di vero e sereno dialogo per il bene delle scuole.
La Direzione nazionale