FISH: Chiavi di scuola

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FISH: Chiavi di scuola

Messaggiodi edscuola » 26 ottobre 2007, 14:58

Le premiazioni, le buone prassi e l'emergenza

Una preziosa occasione di incontro e dibattito, quella del 27 ottobre a Napoli, incentrata sulla premiazione del concorso "Le chiavi di scuola", iniziativa voluta dalla FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell'Handicap), per premiare le buoni prassi in ambito di integrazione. Si terrà infatti una tavola rotonda, con autorevoli partecipanti per discutere della difficile situazione di questo settore

Saranno vari e tutti significativi gli appuntamenti che sabato 27 ottobre a Napoli (Hotel Ramada, Via Galileo Ferraris, 38-40, ore 9) ruoteranno attorno alla premiazione delle Chiavi di scuola, il concorso organizzato dalla FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell'Handicap), aperto a tutte le scuole pubbliche che realizzano buone prassi d’inclusione di alunni con disabilità.



I vincitori delle Chiavi di scuola

Scuola dell'Infanzia:

Direzione Didattica di Mirandola (Modena) - Scuola Sergio Neri



Scuola Primaria:

Istituto di Pero (Milano)



Scuola Secondaria di Primo Grado:

Istituto di Narcao (Carbonia-Iglesias)



Scuola Secondaria di Secondo Grado:

Liceo Mazzini di la Spezia
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INTEGRAZIONE SCOLASTICA AL CENTRO DELL’AGENDA POLITICA

Messaggiodi edscuola » 6 novembre 2007, 20:37

In occasione della premiazione alle buone prassi di integrazione scolastica svoltasi a Napoli il 27 ottobre scorso, in attuazione del Concorso FISH “Le chiavi di Scuola”, i partecipanti all’ Osservatorio Scolastico della FISH hanno approvato il seguente documento.

L’INTEGRAZIONE SCOLASTICA TORNI AL CENTRO DELL’AGENDA POLITICA DEL MINISTERO E DEL GOVERNO

Negli ultimi 7 anni l’integrazione scolastica, mentre veniva realizzata dalle singole scuole, come dimostrano i numerosi progetti pervenuti alla FISH per il concorso “ Le chiavi di scuola”, ed era presente nelle politiche regionali e locali, come mostrano i numerosi Accordi di Programma, il più recente dei quali nel Lazio stipulato il 26 Ottobre 2007, è invece uscita dall’agenda politica del Ministero e del Governo o è stata spostata in fondo alla stessa. Altri problemi urgono, e fra essi primario quello dei tagli alla spesa pubblica ritenuta improduttiva. Così negli ultimi anni (e questo in corso non fa eccezione) i tagli hanno colpito la principale spesa, su questo tema, del Ministero della P.I., cioè le ore di sostegno didattico e le classi degli alunni con disabilità il cui numero sia degli alunni disabili presenti in classe, sia quello dei compagni è stato accresciuto.
Il Ministero continua a dichiarare che non vi sono tagli, giacchè c’è stata una riduzione di iscrizioni di alunni con disabilità con conseguente calo dei posti di sostegno. Da più parti invece le associazioni denunciano un calo delle ore di sostegno in presenza di un aumento di iscrizioni.
Ciò ha concentrato l’attenzione dell’opinione pubblica solo sul problema delle ore di sostegno , che non è l’unico che riguarda la qualità dell’integrazione scolastica.
Abbiamo sempre sostenuto che siamo contrari al rapporto generalizzato “uno ad uno”, poiché nella maggioranza dei casi rompe il principio dell’integrazione, creando isolamento; però abbiamo pure sempre ribadito che per fare una politica di riequilibrio delle ore di sostegno, occorre contemporaneamente realizzare una seria politica di formazione che coinvolga tutti i docenti curricolari che debbono prendere in carico i progetti di integrazione.
Invece purtroppo sino ad ora, il Ministero riduce le ore di sostegno ben oltre il rapporto medio ritenuto accettabile di “uno a due”, senza promuovere contemporaneamente una seria ed obbligatoria formazione dei docenti curricolari.
Solo nei primi di ottobre, dopo le dure proteste delle associazioni dei familiari, il Ministero della Pubblica Istruzione ha aumentato il numero dei posti di sostegno tagliati a luglio ed ha annunciato che avvierà un programma di formazione sulla didattica dell’integrazione scolastica, senza però precisare se riguarderà tutti i docenti curricolari delle scuole.
Abbiamo sempre segnalato che le famiglie lamentano da anni la mancanza di continuità didattica; la mancanza di collaborazione fra istituzioni scolastiche ed Enti locali; un’adeguata assistenza igienica nei casi più gravi; il rilancio della politica di integrazione nell’ambito delle riforme scolastiche,come loro parte integrante.
Il Sottosegretario Letizia de torre e la sua segreteria, dietro segnalazioni delle associazioni, intervengono prontamente per rimuovere situazioni inaccettabili nei casi più gravi. Ma trattasi di interventi occasionali ed
emergenziali e non si inquadrano in un chiaro quadro di politica governativa.
Queste ed altre carenze non sono solo oggetto di lagnanze delle famiglie,ma emergono con chiarezza, assieme a positività riscontrate, dalla rilevazione effettuata dall’INVALSI per conto del Ministero sugli indicatori di qualità dell’integrazione, presentata all’Osservatorio ministeriale sull’integrazione il 3 Luglio scorso.
Anche “Il Libro bianco sulla scuola”, presentato dal Ministero il 21 Settembre scorso, indica come marginale i problemi organizzativi dell’integrazione, concentrandoli solo sul sostegno. Eppure l’integrazione coinvolge trasversalmente tutte le scuole italiane e quindi la riforma della scuola avrebbe dovuto esplicitare i problemi, ancora aperti,
Così ad es., quando nel “Libro bianco”, si parla della valutazione della qualità delle singole istituzioni scolastiche, che dovrà porle in concorrenza per evidenziare le eccellenze, bisognerebbe tener conto della presenza degli alunni con disabilità che ritardano talora i tempi di programmazione, aggravano i costi e rendono più complessa l’organizzazione interna ed esterna , realizzando comunque il diritto di cittadinanza per tutti. Di ciò non è traccia nel “Libro bianco”. Se non si terrà conto di tutto ciò nella valutazione dei singoli istituti, inevitabilmente si verificherà una concorrenza fra essi per evitare tali penalizzazioni in tema di valutazione, cercando di evitare la presenza di alunni con disabilità. Se invece, come si evince dalla rilevazione dell’INVALSI, si terrà conto degli indicatori di
qualità dell’integrazione, questi, se positivi, innalzeranno la media del giudizio sull’istituto, se negativi, la abbasserà provocando una concorrenza al rialzo della propria qualità.
Ed ancora, se negli interventi per la formazione iniziale ed in servizio dei docenti, previsti dal “Libro bianco”, non si terrà conto della necessità di un pacchetto formativo sull’integrazione obbligatorio per tutti i docenti curricolari, continuerà a permanere la delega di questi ai soli docenti per il sostegno, che i genitori continueranno a chiedere sempre di più alla Magistratura.
Di questi ed altri problemi ancora aperti, la FISH ha già parlato durante i propri “Stati Generali”, tenutisi a Roma il 5 ed il 6 Ottobre scorsi, con la presenza di molti Parlamentari e Rappresentanti del Ministero della P.I. e del Governo.
Fin da ora chiediamo la convocazione urgente dell’Osservatorio Ministeriale, affinché siano seriamente date risposte operative ai problemi sollevati, in modo che l’integrazione scolastica possa effettivamente tornare al centro dell’agenda politica. In particolare richiamiamo l’attenzione:
- sulla necessità di linee guida concordate nella Conferenza Stato-Regioni per la fissazione dei livelli essenziali dei servizi e delle prestazioni di integrazione scolastica che debbono essere forniti da tutti gli enti interessati in modo uniforme minimale su tutto il territorio nazionale;
- corrispondenza fra risorse messe a disposizione e le effettive esigenze dei singoli alunni con disabilità;
- formazione iniziale ed in servizio dei dirigenti scolastici e del personale curricolari docente e non docente oltre che per il sostegno, con particolare attenzione alle diverse specificità di bisogni educativi speciali;
- formazione congiunta sul territorio tra operatori scolastici e operatori degli Enti locali (ASL - Comuni);
- chiarezza tra sostegno didattico e sostegno specializzato degli Enti locali ( è sempre più diffusa da parte degli enti locali la delega di queste funzioni a cooperative, senza una definizione di questo profilo e delle competenze
degli operatori utilizzati);
- importanza della Costituzione e presenza attiva dei Gruppi H d'istituto, di cui all'art.15 della L.104/92;
- emanazione immediata dell’atto applicativo dell’art. 1 comma 605 lett.b della L. 296/06 per garantire la qualità della integrazione scolastica in risposta alle effettive esigenze di ciascun alunno;
- continuità didattica almeno per gli il sostegno siano essi a tempo indeterminata o che a tempo determinato;
- Abrogazione della circolare 19/07 limitatamente all’aumento degli alunni nelle classi frequentate da alunni con disabilità;
- le difficoltà di buone prassi di integrazione nelle scuole superiori.

Ci appelliamo al Governo affinché si apra un confronto , anche con i Sindacati, su quale scuola di tutti immaginarsi per il futuro e quali strategie intraprendere affinché la visione di Don Milani non rimanga una buona prassi della storia.

Roma 27 Ottobre 2007

Il Presidente
Pietro Vittorio Barbieri
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