Prot. 4/2 sg
Lì, 04/02/2009
Oggetto: L’USP di Catanzaro finalmente si decide, dopo contenzioso instaurato dal sindacato SAB, di comunicare alle scuole l’errata valutazione dei servizi dichiarati nelle domande di strumento musicale nella scuola media. Ora chi paga i danni prodotti?
L’USP (ex provveditorato agli studi) di Catanzaro finalmente si è deciso a comunicare alle scuole interessate, per i provvedimenti di competenza, che avevano valutato le domande di inserimento in terza fascia dei docenti precari di strumento musicale, di avere accertato alcune discordanze sulle certificazioni acquisite che influiscono sulla durata dei servizi già valutati.
Nel merito, nel presentare le domande per l’inserimento nelle graduatorie d’istituto di 3^ fascia di strumento musicale nelle scuole della provincia di Catanzaro, alcuni docenti avevano dichiarato di avere prestato servizi in altre attività d’insegnamento, in corsi di orientamento musicale, diverse dall’insegnamento di strumento musicale, senza avere allegato la specifica certificazione per come previsto dal D.M. n. 53/07 e senza che tale servizio era coperto da autorizzazione.
I dirigenti scolastici, competenti a valutare le domande, non dovevano valutare il servizio, anche se dichiarato, in mancanza certificato di servizio allegato, in particolare per le attività prestate c/o Enti comunali non autorizzate da specifiche delibere, per come si è scoperto dopo nel prosieguo del contenzioso instaurato dal sindacato SAB (Fed. Scuola.Base) con il segretario generale prof. Francesco Sola coadiuvato dai responsabili sindacali provinciali del SAB di Catanzaro prof.ri Giovanni Russo e Pasquale Bagalà..
Inoltre, i dirigenti scolastici avevano l’obbligo, in occasione del conseguimento del primo rapporto di lavoro a tempo determinato, di disporre gli adeguati controlli sulle dichiarazioni rese dagli aspiranti, controlli che non sono stati effettuati nei modi dovuti.
L’errata attribuzione del punteggio per servizio non valutabile ha portato a creare vantaggi giuridici ed economici, con sottoscrizione di contratti annuali, nei confronti di coloro che si sono visti attribuiti i punti in più a danno di chi invece è stato rispettoso delle disposizioni di legge in materia.
Contro tale modo di operare insorgevano i docenti precari di strumento musicale che, vistisi scavalcati in graduatoria, non hanno potuto sottoscrivere contratti di lavoro, delegando il SAB a rappresentarli nelle varie procedure conciliativi.
L’USP di Catanzaro, con la comunicazione richiamata, cerca di porre rimedi a tali danni, senza, però attivare le procedure che prevedono conseguenze di carattere amministrativo e penale per l’aspirante che rilasci dichiarazioni non corrispondenti a verità; ora chi paga i danni causati ai legittimi aspiranti ai contratti? Nel merito il SAB continua il contenzioso al fine del risarcimento e delle sanzioni per le dichiarazioni non veritiere rese e per l’omesso controllo da parte di chi invece aveva l’obbligo di vigilare e controllare dopo reiterate segnalazioni di merito.
Prof. Francesco SOLA
Segretario Generale SAB