12 dicembre 2008: pretendiamo il cambiamento
Dopo un autunno di manifestazioni, cortei, scuole e università occupate e in mobilitazione, l’Onda tornerà a riempire le piazze del Paese in occasione dello sciopero generale del 12 dicembre.
Saremo in piazza al fianco dei lavoratori per ribadire ancora una volta che i costi della crisi economica globale non possono ricadere sulle spalle dei soggetti in formazione e dei lavoratori; vogliamo investimenti immediati per garantire l’accesso ai saperi per tutte/i, diciamo no a chi ci vuole precari e sfruttati, oggi nei luoghi della formazione e domani sul posto di lavoro. Vogliamo essere sicuri di poter andare a scuola senza essere travolti dal crollo di un soffitto, così come pretendiamo che venga fermata la carneficina delle morti sul lavoro.
Pretendiamo che lavoro e saperi siano posti al centro dell’intervento economico statale, e che a studenti e a lavoratori venga riconosciuta la centralità e il protagonismo che gli spetta di diritto.
Il 12 dicembre ricorre inoltre l’anniversario della strage di Piazza Fontana, che diede avvio al periodo delle stragi di stato della “strategia della tensione”; scendere in piazza quel giorno sarà quindi un’occasione per ricordare le vittime delle stragi di stato e per chiedere, ancora una volta, verità e giustizia per fare luce sui mandanti politici di quelle stragi.
Pretendiamo un cambiamento che ponga al centro delle scelte di politica economica i diritti, la sicurezza (quella vera, di chi lavora e di chi si forma), il lavoro e la conoscenza, per rispondere alla crisi anziché subirla passivamente.